Ordine dei frati predicatori: differenze tra le versioni

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=== La fondazione dell'ordine ===
[[File:Religiosam vitam.jpg|thumb|La bolla ''[[Religiosam vitam]]'' del 1216.]]
Nel 1205 il vescovo di [[Arcidiocesi di Tolosa|Tolosa]], [[Folchetto di Marsiglia|Folco]], donò a Domenico il [[Monastero di Prouilhe]], presso [[Fanjeaux]], che lo destinò ada ospitare una [[Monache domenicane|comunità di donne]] convertite dal catarismo desiderose di abbracciare la vita religiosa: il monastero di Prouille fu il centro dell'apostolato di Domenico per il successivo decennio.<ref>D. Penone, ''op. cit.'', pp. 8-9.</ref>
 
Tra il 1213 e il 1214, a Fanjeaux, prese forma l'idea di dare inizio a un nuovo ordine e nella primavera del 1215 il vescovo Folco diede il primo riconoscimento ecclesiastico alla comunità di Domenico, approvata come fraternità di predicatori per la diocesi di Tolosa.<ref>W. Hinnebusch, ''op. cit.'', p. 18.</ref>
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Dopo un nuovo viaggio in Lombardia, Domenico si ammalò e morì a Bologna il 6 agosto 1221. L'ordine contava circa trecento frati e una ventina di conventi, organizzati in otto province e sparsi tra Francia, Italia, Spagna, Germania e Scandinavia, mentre si preparavano fondazioni in [[Ungheria]], [[Polonia]] e [[Inghilterra]].<ref>W. Hinnebusch, ''op. cit.'', p. 33.</ref>
[[File:Lippo Memmi - Triumph of St Thomas Aquinas - WGA15020.jpg|thumb|''Trionfo di San Tommaso'', di [[Lippo Memmi]] (1340)]]
Come richiesto dal [[Concilio Lateranense IV]] i frati dovettero adottare una regola preesistente; optarono quindi per quella [[Regola di sant'Agostino|agostiniana]], tradizionalmente attribuita a [[Agostino d'Ippona|sant'Agostino]]. AdA essa, regola fondamentalmente generica, accorparono una serie di leggi chiamate [[Costituzioni religiose|costituzioni]], le quali regolarono e diedero forma organica all'intero ordine. Particolarmente famose ede oggetto di studio giuridico per la forma di elevata [[democrazia]], sono state spesso utilizzate come modello per altre costituzioni, soprattutto quelle dei futuri [[Comune medievale|comuni]].
 
Durante il [[filosofia medievale|Medioevo]] molti domenicani si dedicarono all'adattamento delle dottrine [[Aristotele|aristoteliche]] alla [[teologia cristiana]]. I più eminenti furono in particolare Sant'[[Alberto Magno]] e San [[Tommaso d'Aquino]]. Molti domenicani ricoprirono compiti di rilievo e spesso erano membri di quest'ordine a formare i tribunali dell'[[Inquisizione]]. Per il loro zelo vennero soprannominati anche ''Domini canes'' («cani del Signore»)<ref>{{Cita web|url=https://www.dominicanes.it/dominicanes.html|titolo=Dominicanes: i cani del Signore!|autore=Frati Domenicani|sito=Ordine dei Predicatori, Domenicani|accesso=26 febbraio 2022}}</ref>.
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== Stemma domenicano ==
{{vedi anche|croce domenicana}}
In origine l'ordine non aveva nessuno stemma, ma poi in [[Spagna]] si iniziòcominciò ada utilizzareusare uno scudo cappato di bianco e di nero; successivamente, in [[Francia]] e [[Inghilterra]], venne adottato come simbolo una croce gigliata decorata a bande bicrome (bianche e nere) alternate.<ref>L.A. Redigonda, DIP, vol. IV (1977), col. 931.</ref>
 
Attorno al [[XVI secolo]] vennero realizzate diverse varianti di questi stemmi con l'aggiunta di altri simboli (cane con la torcia, palma, giglio, corona), ma le due tipologie (stemma cappato e stemma crociato) rimasero ufficiosamente in uso fino al [[XX secolo]]: solo nel 1961, nel capitolo generale di [[Bologna]], si decise di adottare ufficialmente lo stemma cappato; ma già nel 1965, nel capitolo generale di [[Bogotà]], si concesse la facoltà di utilizzarli entrambi.<ref name="stemm">L.A. Redigonda, DIP, vol. IV (1977), col. 932.</ref>