Sergio Marchionne: differenze tra le versioni

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=== L'ingresso nel Gruppo FIAT ===
[[File:Sergio Marchionne.jpg|thumb|right|Sergio Marchionne]]
Ha fatto parte del Consiglio di amministrazione del Lingotto dal 2003 su designazione di [[Umberto Agnelli]]. Per le sue doti dimostrate nella SGS, in seguito alla morte di Umberto Agnelli e alle dimissioni dell'amministratore delegato [[Giuseppe Morchio]] che aveva lasciato l'azienda dopo il rifiuto della famiglia Agnelli di affidargli anche la carica di presidente, Sergio Marchionne viene nominato dal 1º giugno 2004 amministratore delegato della [[Storia del Gruppo Fiat|FIAT]]. Dopo alcuni contrasti con il dirigente austriaco Herbert Demel<ref>{{cita web | url = http://new.bluerating.com/component/newscontent/view/713-marchionne-vicepresidenza-ubs-compatibile-con-incarico-fiat.html |titolo=Marchionne: vicepresidenza Ubs compatibile con incarico FIAT | data = 21 febbraio 2008 | accesso = 15 ottobre 2022 | urlarchivio = https://archive.ph/SJes | dataarchivio = 17 luglio | urlmorto=sì}}</ref>, nel 2005 assume anche la guida dell'allora [[Fiat Auto]] (in seguito denominata [[Fiat Group Automobiles]]) in prima persona. Rivoluziona il modello organizzativo, accantona silenziosamente il progetto del polo del lusso, fa riacquistare autonomia commerciale ai vari marchi.<ref>Alberto Mazzuca, Giancarlo Mazzuca, ''La Fiat: da Giovanni a Luca'', op. cit. p. 434</ref>
 
Da aprile 2006 a settembre 2013 è presidente di [[CNH Global]], azienda che operava nel settore delle macchine agricole e per le costruzioni. A giugno 2009 assume la carica di amministratore delegato di Chrysler Group, ora [[FCA US]]. A maggio 2010 entra a far parte del Consiglio di amministrazione di [[Exor|Exor S.p.A.]] Ha ricoperto inoltre la carica di presidente di [[Fiat Industrial|Fiat Industrial S.p.A.]] da gennaio 2011, a seguito della scissione del Gruppo Fiat, fino al settembre 2013, quando si fuse con la CNH Global, dando vita alla [[CNH Industrial]], di cui diventa presidente.