Dodecaneso: differenze tra le versioni

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=== La presenza italiana (1912-1943) ===
{{Vedi anche|Guerra italo-turca|Isole italiane dell'Egeo}}
Durante la [[guerra italo-turca]] culminata nell'occupazione della [[Libia]], l'Italia pensòritenne di affrettare la fine della guerra occupando il Dodecaneso. Il 26 aprile 1912 venne occupata Stampalia, il 12 maggio Scarpanto, Caso, Piscopi, Nisiro, Calino, Lero, Patmo, Coo, Simi e Calchi; il 4 maggio vennero sbarcate truppe sua Rodi, che venne completamente occupata il 16 maggio. Con la [[Trattato di Losanna (1912)|Pace di Losanna]] (18 ottobre 1912) l'Italia ottenne la sovranità sulla Libia (riconosciuta dalle potenze straniere) e il possesso temporaneo delle isole del Dodecaneso.
 
Il 5 maggio 1912 si insediò il comandante delle isole occupate dell'[[Mar Egeo|Egeo]] [[Giovanni Ameglio]], dal 1914 costituite in ''Colonia del Dodecaneso''; il primo [[Governatori delle colonie italiane|governatore]], il [[Savona|savonese]] [[Mario Lago]], si insediò il 16 novembre 1922. Dal 1926 le isole vennero trasformate in "''Governo delle Isole Italiane dell'Egeo''", denominazione che divenne ufficiale nel [[1930]]. Tra i governatori del Dodecaneso figurano importanti esponenti del [[fascismo]] come [[Cesare Maria De Vecchi]] (1884-1959) di [[Casale Monferrato]], membro del [[Gran consiglio del fascismo]] e ministro dell'educazione nazionale, governatore dal 1936 al 1940; il [[Bologna|bolognese]] [[Ettore Bastico]] (1876-1972), [[Maresciallo d'Italia]], governatore dal 1940 al 1941; ed infine l'[[ammiraglio]] [[Viareggio|viareggino]] [[Inigo Campioni]] (1878-1944), governatore dal 1941 al 1943.