Governo Bennett-Lapid: differenze tra le versioni
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Il '''Governo Bennett-Lapid''' è il 36º e attuale governo d'Israele<ref>{{Cita web|url=https://www.ansa.it/sito/notizie/topnews/2021/06/13/israele-il-governo-bennett-ottiene-la-fiducia-della-knesset_2a424a49-ba66-4548-9eda-b3ee9cfba15b.html|titolo=Israele: il governo Bennett ottiene la fiducia della Knesset - Ultima Ora|sito=Agenzia ANSA|data=2021-06-13|lingua=it|accesso=2021-06-13}}</ref>, nato in seguito ad un accordo fra [[Yair Lapid]] (leader di Yesh Atid) e [[Naftali Bennett]] (leader di Nuova Destra); il governo sarebbe dovuto durare fino al 27 agosto 2023, fino a quando (come da accordo) sarebbe subentrato un governo pressoché identico guidato da [[Yair Lapid]]<ref>{{cita web|https://www.today.it/rassegna/nuovo-governo-israele.html|Nasce il nuovo governo in Israele: accordo anti Netanyahu con tutti dentro}}</ref><ref>{{cita web|https://www.unionesarda.it/news/mondo/israele-finisce-lera-netanyahu-nasce-il-nuovo-governo-di-coalizione-bennett-lapid-qjsctyh1|Israele, finisce l’era Netanyahu: nasce il nuovo governo di coalizione Bennett-Lapid}}</ref><ref>{{cita web|https://www.ilsole24ore.com/art/israele-c-e-l-accordo-nuovo-governo-fuori-netanyahu-12-anni-AE1VdmN|Israele, c’è l’accordo sul nuovo governo. Ma Netanyahu non si arrende}}</ref>. Tale rotazione, tuttavia, a causa di una crisi di governo scatenatasi tra maggio e giugno del [[2022]], è stata volontariamente anticipata, come l’accordo di coalizione prevedeva in caso di crisi parlamentari, nonostante il governo, per via dell’approvazione di una mozione di scioglimento della [[Knesset]] (il Parlamento Israeliano) a seguito della perdita di una maggioranza parlamentare a favore dell’esecutivo<ref>{{Cita news|url=https://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/mediooriente/2022/06/30/israele-si-scioglie-knesset-alle-urne-il-1-novembre_cba1d86c-6fd1-4811-984c-26d7607d7d53.html|titolo=Israele:si scioglie Knesset, alle urne il 1º novembre|data=30 giugno 2022|editore=ANSA}}</ref>, sia divenuto “di transizione” in attesa delle nuove elezioni del novembre [[2022]]<ref>{{Cita news|url=https://www.ilpost.it/2022/07/01/israele-lapid-primo-ministro/|titolo=Israele ha un nuovo primo ministro, provvisorio|data=30 giugno 2022|editore=Il Post}}</ref><ref>{{Cita news|url=https://www.corriere.it/esteri/22_giugno_30/israele-voto-novembre-quarta-volta-tre-anni-mezzo-f36ac47c-f874-11ec-945e-5641b5c99a2d_amp.html|titolo=Israele al voto a novembre: è la quinta volta in tre anni e mezzo|data=30 giugno 2022|autore=Davide Frattini|editore=Corriere della Sera}}</ref>.
È il primo governo nella storia israeliana ad avere nella maggioranza un partito arabo-palestinese<ref>{{Cita web|url=https://www.open.online/2021/06/02/israele-nuovo-governo-firmata-intesa-lapid-bennett/|titolo=Israele, firmata la storica intesa anti-Netanyahu tra Lapid, il capo della Lista Araba, e Bennett, che sarà premier per primo|sito=Open|data=2021-06-02|lingua=it-IT|accesso=2021-06-13}}</ref>, nonché il secondo governo israeliano, dopo il [[governo di rotazione]] [[Governo Netanyahu V|Netanyahu-Gantz]] (che tuttavia è caduto prima che potesse svolgersi il processo di rotazione), a funzionare sotto un sistema di rotazione automatico e giuridicamente vincolante nella posizione di [[Primi ministri di Israele|primo ministro]]<ref>{{Cita news|url=https://www.timesofisrael.com/bill-to-anchor-netanyahu-gantz-premiership-rotation-gets-initial-okay/|titolo=Bill to anchor Netanyahu-Gantz premiership rotation gets preliminary okay|data=23 aprile 2020|autore=Toi Staff|editore=The Times of Israel|lingua=en}}</ref>. Ciò dunque ha implicato che, al cambio del [[Primi ministri di Israele|capo dell’esecutivo]], il [[Governo di Israele|Governo]] non si sia dovuto dimettere in quanto mutato il
== Composizione ==
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