Enrico I d'Inghilterra: differenze tra le versioni
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=== La difesa del trono e la conquista della Normandia ===
L'anno seguente, nel [[1101]], Roberto il Corto prese come suo consigliere di fiducia [[Rainulfo Flambard]], fuggito dal carcere inglese, che gli prospettò una situazione a lui favorevole in Inghilterra, con un partito pronto ad appoggiarlo in caso di guerra contro suo fratello Enrico I. Roberto preparò un'invasione dell'Inghilterra per strappare la corona al fratello Enrico. Nell'estate del [[1101]], in agosto, Roberto sbarcò a [[Portsmouth]] con il suo esercito<ref name=Chronicle_of_the_>{{en}} [http://books.google.es/books?id=fVVnAAAAMAAJ&pg=PA175&dq=chronicle+of+the+kings+of+england+Gerbert+Clock&hl=ca&sa=X&ei=PnCRUOCEEufP0QXt5YDoCA&ved=0CDAQ6AEwAA#v=onepage&q=clock&f=false#ES Chronicle of the Kings of England: From the Earliest Period to the Reign, of king William's children, pag. 429]</ref>, ma la mancanza di sostegno popolare tra gli inglesi permise a Enrico di resistere all'invasione. Roberto fu costretto tramite la diplomazia a rinunciare alle sue pretese sul trono inglese con il trattato di [[Alton (Hampshire)|Alton]], del luglio [[1101]]. In cambio Roberto ottenne da Enrico la rinuncia alla penisola del [[Cotentin]], una rendita di {{formatnum:3000}} marchi all'anno<ref name=Chronicle_of_the/> e la restituzione dei possedimenti inglesi al suo alleato, il [[conte di Boulogne]] [[Eustachio III di Boulogne|Eustachio]].
Nel [[1102]] Enrico si liberò di [[Roberto II di Bellême]], feudatario della Normandia, che era già molto ricco anche per merito della moglie e, dal [[1098]], ereditando la vasta contea di [[Shrewsbury]] in Inghilterra, era divenuto ancora più ricco e turbolento<ref name=Corbe>William John Corbett, "Inghilterra, 1087-1154", cap. II, vol. VI, pag. 67</ref>. Con un pretesto lo convocò a corte<ref name=Corbe/>, perché si difendesse da 45 imputazioni. Roberto II di Bellême non si presentò e, insieme ai suoi fratelli e ad alleati [[galles]]i, preferì combattere, ma fu sconfitto<ref name=Corbe/>, condannato all'esilio e alla confisca di tutti i beni e si dovette ritirare in Normandia<ref name=Chronicle_of_the>{{en}} [http://books.google.es/books?id=fVVnAAAAMAAJ&pg=PA175&dq=chronicle+of+the+kings+of+england+Gerbert+Clock&hl=ca&sa=X&ei=PnCRUOCEEufP0QXt5YDoCA&ved=0CDAQ6AEwAA#v=onepage&q=clock&f=false#ES Chronicle of the Kings of England: From the Earliest Period to the Reign, of king William's children, pag. 430]</ref>.<br />Dopo questo esempio, nessun barone osò più sfidare Enrico I<ref>William John Corbett, "Inghilterra, 1087-1154", cap. II, vol. VI, pagg. 67 e 68</ref>.
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