Zagan Pascià: differenze tra le versioni

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|successore2 = Mahmud Pascià Angelović
|professione = Militare
}}
{{Militare
|Nazione_servita ={{OTT}}
|Forza_armata =[[Esercito ottomano]]
|Grado =[[Capitan pascià]]
|Guerre =[[Guerre bizantino-ottomane]]
|Battaglie =[[Caduta di Costantinopoli]]
|Corpo=[[Giannizzeri]]
|Comandante_di = Esercito ottomano
|Altro_lavoro = [[Gran visir dell'Impero ottomano]]
}}
Di origini [[serba|albanese]]. Reclutato tra i [[giannizzeri]], seppe imporsi ai vertici della macchina militare e politica dell'[[Impero ottomano]], grazie alla sua abilità e alla fiducia di cui godeva presso il giovane sultano, che aveva accompagnato nel suo esilio del 1446. Ottenne il titolo di terzo [[visir]] nel 1439, di secondo visir nel 1451 e di [[Gran Visir]] il 30 maggio del 1453, giorno della [[presa di Costantinopoli]]. Durante l'assedio di Costantinopoli Zağanos ebbe un ruolo preminente, pianificando gli attacchi alle mura tramite genieri e torri mobili in legno. Il 26 maggio, convocato nel consiglio di guerra, si oppose alle argomentazioni del Gran Visir [[Çandarlı Halil Pascià II|Çandarli Halil]], favorevole ad una soluzione pacifica dell'assedio e ad una tregua con i Cristiani (in quanto preoccupato da una eventuale reazione delle potenze dell'Europa occidentale), rilevando che difficilmente queste si sarebbero mosse e additando al giovane sultano l'esempio di [[Alessandro il Grande]], il condottiero che questi aveva come modello di riferimento. Maometto II venne convinto da queste argomentazioni, ma inviò comunque Zaganos a sondare l'umore dei soldati, contando sulla capacità di convincimento di questi. Il giorno dell'assalto finale Zaganos dispiegò i suoi uomini all'assalto delle mura di [[Blachernae]], inviando inoltre rinforzi alle truppe navali schierate verso il [[Corno d'Oro]]. Durante i combattimenti sulle mura Zaganos inviò una squadra di giannizzeri, guidata da un uomo di possente corporatura di nome Hasan di Ulubad il cui contributo fu decisivo per seminare il panico tra gli esausti difensori. Il 1º giugno, nelle nuove vesti di Gran Visir, negoziò la resa della colonia genovese di [[Galata (Istanbul)|Galata]]. Nei giorni successivi alla battaglia, Zaganos riscattò diversi nobiluomini veneziani catturati, tra i quali [[Jacopo Contarini]], sborsando una somma di diverse decine di migliaia di ducati, al fine di accrescere il proprio prestigio agli occhi della [[Repubblica di Venezia]].