Macaca sylvanus: differenze tra le versioni

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La dieta della bertuccia consiste in una miscela di piante e insetti. Queste scimmie consumano una gran varietà di [[gimnosperme]] e [[angiosperme]], nutrendosi di quasi ogni parte della pianta, inclusi fiori, frutti, semi, foglie, germogli, corteccia, steli, radici, bulbi e cormi. Le prede più comuni per queste scimmie sono insetti e piccoli animali, come lumache, lombrichi, scorpioni, ragni, millepiedi, cavallette, termiti, [[Gerridae|strider d'acqua]], [[Coccoidea|cocciniglie]], scarafaggi, farfalle, falene, formiche e persino [[Girino|girini]].<ref name="Fooden2007"/>
 
Le bertucce possono causare gravi danni agli alberi dei loro habitat, soprattutto nelle foreste di [[cedri dell'Atlante]], in [[Marocco]]. Poiché la deforestazione in Marocco è diventata un grave problema ambientale negli ultimi anni, sono state condotte ricerche per determinare la causa che porta le bertucce a spellare gli alberi della loro corteccia. Gli alberi di cedro sono vitali per queste popolazioni, potendo sostenere una densità di esemplari molto più elevata rispetto ad un habitat senza di loro. La mancanza di una fonte d'acqua e l'allontanamento degli animali dalle fonti d'acqua rimanenti, sono una delle principali cause che porta le bertucce a ricercare liquidi nella corteccia dei cedri. La densità della popolazione di bertucce, tuttavia, è meno correlata a questo comportamento rispetto alle altre cause considerate.<ref name="cedar">{{cita pubblicazione |cognome1=Ciani |nome1=A. C. |cognome2=Camperio |nome2=A. |cognome3=Martinoli |nome3=L. |cognome4=Capiluppi |nome4=C. |cognome5=Arahou |nome5=M. |cognome6=Mouna |nome6=M. |anno=2001 |titolo=Effects of water availability and habitat quality on barkstripping behavior in Barbary macaques |url=https://archive.org/details/sim_conservation-biology_2001-02_15_1/page/259 |rivista=Conservation Biology |volume=15 |numero=1 |pp=259–265 |doi=10.1111/j.1523-1739.2001.99019.x}}</ref>
 
=== Predatori ===
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La Spagna è il principale punto di ingresso per l'Europa. Oggi non esistono dati accurati sulla posizione o sul numero di individui al di fuori del loro habitat d'origine. Un numero imprecisato di individui è incluso in collezioni zoologiche, presso altre istituzioni, in mano ai privati, in depositi o in attesa di essere ricollocati in destinazioni appropriate.<ref name=iucn />
 
L'habitat della bertuccia è minacciato dall'aumento dell'attività di [[Diboscamento|disboscamento]].<ref name="vanLavierenWich2010">{{cita pubblicazione |cognome1=van Lavieren |nome1=E. |nome2=S. A. |cognome2=Wich |data=2010 |titolo=Decline of the endangered Barbary macaque in the cedar forest of the Middle Atlas Mountains, Morocco |rivista=Oryx |volume=44 |numero=1 |pp=133–138 |doi=10.1017/s0030605309990172 }}</ref> Gli agricoltori locali vedono le scimmie come parassiti e si impegnano nello sterminio della specie. Un tempo comuni in tutta l'Africa settentrionale e nell'Europa meridionale, si stima che in Marocco e Algeria siano rimaste solo dalle 12.000 alle 21.000 bertucce. Un tempo la loro distribuzione era molto più ampia, raggiungendo Tunisia e Libia. Il loro raggio d'azione non è più continuo, e oggigiorno rimangono solo poche popolazioni isolate in quella che un tempo era un areale molto più ampio. Durante il [[Pleistocene]] questa specie abitava le coste mediterranee e l'Europa, compresa l'[[Italia]], l'[[Ungheria]], la [[Spagna]], il [[Portogallo]] e la [[Francia]], fino alla [[Germania]] e alle [[isole britanniche]].<ref name=pleistocene>{{cita pubblicazione |cognome1=Von Segesser |nome1=F. |nome2=N. |cognome2=Menard |nome3=B. |cognome3=Gaci |nome4=R. D. |cognome4=Martin |titolo=Genetic differentiation within and between isolated Algerian subpopulations of Barbary macaques: evidence from microsatellites |url=https://archive.org/details/sim_molecular-ecology_1999-03_8_3/page/433 |rivista=Molecular Ecology |anno=1999 |volume=8 |numero=3 |pp=433–442 |doi=10.1046/j.1365-294x.1999.00582.x |pmid=10199007 }}</ref> L'areale della specie è diminuito con l'arrivo dell'[[era glaciale]], estinguendosi nella [[penisola iberica]] circa 30.000 anni fa.<ref>{{cita pubblicazione |cognome=O'Reagan |nome=H. |titolo=The Iberian Peninsula- corridor or cul-de-sac? Mammalian faunal change and possible routes of dispersal in the last 2 million years |rivista=Quaternary Science Reviews |data=2008 |volume=27 |numero=23–24 |pp=2136–2144 |doi=10.1016/j.quascirev.2008.08.007 |bibcode=2008QSRv...27.2136O}}</ref>
 
Le informazioni raccolte dagli abitanti dell'[[Alto Atlante]] [[Marocco|marocchino]] indicherebbero che la maggior parte delle bertucce catturate al fine di essere vendute come animali domestici esotici verrebbero da queste regioni. Il conflitto tra le popolazioni locali e le bertucce selvatiche è una delle maggiori sfide per la conservazione di questi animali in Marocco. È stato riscontrato che le principali minacce alla sopravvivenza delle bertucce in questa regione sono la [[distruzione dell'habitat]] e l'impatto del pascolo del bestiame. Il conflitto uomo-bertuccia è dovuto principalmente alle incursioni degli animali nei raccolti delle popolazioni locali e le conseguenti uccisioni per rappresaglia da parte delle popolazioni locali. Nell'Alto Atlante marocchino, le bertucce attirano ogni anno un gran numero di turisti e sono considerati una presenza positiva per i loro potenziali benefici per il turismo. Inoltre, le bertucce hanno anche un ruolo ecologico piuttosto importante; ad esempio, sono i predatori di numerosi insetti distruttivi e parassiti delle piante e partecipano alla dispersione dei semi di molte specie vegetali.<ref name="ElAlami_etal2013">{{cita pubblicazione |cognome1=El Alami |nome1=A. |cognome2=Van Lavieren |nome2=E. |cognome3=Aboufatima |nome3=R. |cognome4=Chait |nome4=A. |anno=2013 |titolo=A survey of the endangered Barbary macaque ''Macaca sylvanus'' in the central High Atlas Mountains, Morocco |rivista=Oryx |volume=47 |numero=3 |pp=451–456 |doi=10.1017/s0030605311001463 }}</ref><ref name="ElAlamiChait2012"/><ref name="ElAlami_etal2012">{{cita pubblicazione|cognome1=El Alami |nome1=A. |cognome2=Van Lavieren |nome2=E. |cognome3=Aboufatima |nome3=R. |cognome4=Chait |nome4=A. |anno=2012 |titolo=Differences in activity budgets and diet between semiprovisioned and wild-feeding groups of the endangered Barbary macaque (''Macaca sylvanus'') in the Central High Atlas Mountains, Morocco |rivista=American Journal of Primatology |volume=74 |numero=3 |pp=210–216 |pmid=24006539 |doi=10.1002/ajp.21989}}</ref><ref name="ElAlamiChait2013">{{cita pubblicazione |cognome1=El Alami |nome1=A. |cognome2=Chait |nome2=A. |anno=2013 |titolo=Comparison of the terrestriality of Barbary macaques (''Macaca sylvanus'') between tourist and wild sites in the region of Ouzoud, Morocco |rivista=Mammalia |volume=78 |numero=4 |pp=539–542 |doi=10.1515/mammalia-2013-0061}}</ref><ref name="ElAlamiChait2014">{{cita pubblicazione |cognome1=El Alami |nome1=A. |cognome2=Chait| nome2=A. |anno=2014 |titolo=Distribution of the endangered Barbary macaque and human-macaque interaction in the tourist region of Ouzoud, central High Atlas of Morocco |rivista=African Journal of Ecology |volume=53 |numero=3 |pp=375–377 |doi=10.1111/aje.12191}}</ref><ref name="ElAlamiChait2015">{{cita pubblicazione |cognome1=El Alami |nome1=A. |cognome2=Chait |nome2=A. |anno=2015 |titolo=Roles of tourism in the local people opinion regarding human-macaque conflict in the central High Atlas, Morocco |rivista=Revue de Primatologie |volume=7 |pp=1–7}}</ref>