Problema dei neutrini solari: differenze tra le versioni
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Il [[Sole]] è un reattore a [[fusione nucleare]] naturale, che fonde l'[[idrogeno]] in [[elio]]. I meccanismi principali di produzione di energia sono la [[catena PP]] (che ha alcune diramazioni, dette catene PPI, PPII e PPIII) ed il [[Ciclo del carbonio-azoto|ciclo CNO]]. L'energia in eccesso è rilasciata ai [[raggio gamma|raggi gamma]] e alle particelle sotto forma di [[energia cinetica]], come al neutrino, che viaggia dal nucleo del Sole fino alla Terra senza apprezzabili assorbimenti da parte degli strati superiori del Sole.
Man mano che gli esperimenti diventavano sensibili a porzioni sempre più grandi di energie dei neutrini incidenti, apparve evidente che il numero di neutrini rivelati era inferiore al numero previsto dalla teoria. In vari esperimenti il numero di neutrini osservato era tra un terzo e
== Flusso aspettato di neutrini ==
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:<math>\Phi_\nu (SNU) = \frac{\sum_i \sigma_{i,x} \phi_i}{10^{36}}</math>
dove ''i'' indica il tipo di reazione che produce neutrini, ''x'' il tipo di rivelatore, <math>\sigma</math>
Questa unità di misura è valida per gli esperimenti che usano metodi radiochimici, per quelli che usano lo [[scattering]] i risultati vengono dati in numero di neutrini per unità di tempo e di superficie, rapportati, normalmente, ad un modello solare standard.
Molti esperimenti per la rivelazione dei neutrini sono posizionati nel
=== Esperimento Homestake ===
{{Vedi anche|Esperimento Homestake}}
La prima evidenza del problema dei neutrini solari si ebbe intorno alla fine degli anni '60, quando [[Raymond Davis Jr.|R. Davis]]
Il rivelatore usato nell'esperimento fu il [[cloro]]-37: esso è presente con una abbondanza di circa il 25% in natura,
:<math>\nu_e + \; ^{37}Cl \rightarrow \; ^{37}Ar + e^-</math>
L'[[energia di soglia]] per la reazione è di circa {{M|0,8
Il tempo di
Dalla configurazione dell'apparato sperimentale si otteneva che, ad un atomo di argon ottenuto, corrispondeva un tasso di cattura di 5,26 SNU
Questo esperimento
:<math>\Phi_\nu = 2,56 \pm 0,16 \ SNU</math>
contro un valore
:<math>\Phi_\nu = 8,1 \pm 1,3 \ SNU</math>
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=== GALLEX / GNO ===
L'esperimento [[GALLEX]] è stato sviluppato in Italia, nei [[laboratori nazionali del Gran Sasso]]; la
Questo esperimento usa come rivelatore il [[Gallio (elemento chimico)|gallio]], al posto del cloro, sfruttando la reazione:
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:<math>\Phi_\nu = 62,9 ^{+ 5,5} _{- 5,3} \pm 2,5 \ SNU</math>
per l'esperimento GNO, contro un flusso
:<math>\Phi_\nu = 126 \pm 10 \ SNU</math>
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L'esperimento [[SAGE (Soviet-American Gallium Experiment)|SAGE]] fu sviluppato in Unione Sovietica, nella regione del nord del [[Caucaso]], a partire dal 1990.
Le principali differenza rispetto al precedente esperimento sono nel tipo di rivelatore (Gallio metallico, invece che liquido)
Il risultato per questo esperimento è stato di:
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:<math>\Phi_\nu = 70,8 ^{+ 5,3} _{- 5,2} \; ^{+3,7} _{-3,2} \ SNU</math>
contro un flusso
:<math>\Phi_\nu = 126 \pm 10 \ SNU</math>
Riga 106:
Questo esperimento, realizzato in [[Giappone]], fu pensato originariamente per rivelare il decadimento del protone (Kamiokande I) e solo in un secondo momento fu usato, dopo alcune modifiche, per misurare il flusso di neutrini solari (Kamiokande II).
Il processo usato per rivelare i neutrini si basa sullo [[scattering]] su elettroni e non su un metodo radiochimico, per cui semplice acqua purificata è sufficiente come rivelatore.
La reazione su cui si basa
:<math>\nu_e + e^- \rightarrow \nu_e + e^-</math>
in cui
L'elettrone scatterato viene rilevato tramite emissione di
L'apparato, situato ad una profondità di {{M|1000
L'intero apparato era circondato da circa 950 [[fotomoltiplicatori]] che raccoglievano i fotoni emessi, trasformando questo debole segnale in un segnale elettrico misurabile.
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Il rivelatore Super - Kamiokande consiste, in effetti in un miglioramento del rivelatore Kamiokande, messo in funzione nel [[1996]].
Innanzitutto, il volume d'acqua era molto più grande di quello della prima versione e pari a 50000 tonnellate, il volume ''di fiducia'' aumentato, quindi, a 22500 tonnellate ed il numero di fotomoltiplicatori è stato aumentato a 13000 (S-K I).
Sfortunatamente il 21 novembre [[2001]] un incidente fece implodere circa la metà dei fotomoltiplicatori a causa dell'elevata pressione, e fu rimesso in funzione ridistribuendo i tubi rimasti intatti sulla superficie totale del rivelatore (S-K II).
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I risultati di questi esperimenti e di quelli basati su questo tipo di configurazione sono raccolti in tempo reale, contrariamente agli esperimenti basati su metodi radiochimici.
I risultati totali (per il S-K riporto i dati più aggiornati) ottenuti da questi due esperimenti e basati sulla rivelazione di
:<math>K: \; \; \Phi_\nu = (2,80 \; \pm \; 0,19 \; \pm \; 0,33) \times 10^{6} \; cm^{-2} \; s^{-1}</math>
Riga 142:
:<math>\Phi_\nu = (5,69 \; \pm \; 0,91) \times 10^{6} \; cm^{-2} \; s^{-1}</math>
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Si noti che questo esperimento, grazie alla forte correlazione della luce emessa con la direzione della particella incidente, fu il primo esperimento in assoluto a confermare l'emissione di neutrini da parte del
Inoltre, in questi due esperimenti si poté misurare anche l'asimmetria tra neutrini emessi di giorno e neutrini emessi di notte,
I risultati ottenuti dall'esperimento S - K sono stati:
Riga 152:
:<math>A_{DN} = \frac{D - N}{0,5 \; (D + N)} = -0,021 \; \pm \; 0,020 \; ^{+0,013}_{-0,012}</math>
Inoltre, la reazione usata per la rivelazione dei neutrini non è sensibile solo ai neutrini di tipo elettronico (contrariamente ai metodi radiochimici), ma a tutte le tre specie di neutrini
=== SNO ===
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