Collegio Romano: differenze tra le versioni

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{{Edificio civile
|nome edificio = Collegio romanoRomano<br /><small>[[Ministero della cultura]]</small>
|Parte di =
|immagine = Palazzo del Collegio romanoRomano in Rome (2).jpg
|didascalia = La facciata del Collegio romanoRomano
|paese = ITA
|divamm1 = [[Lazio]]
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}}
 
Il palazzo del '''Collegio romanoRomano''' è un complesso monumentale di [[Roma]]. Già sede dell'omonimo istituto d'istruzione gesuitico dal 1584 al 1870, l'edificio ospita la sede centrale del [[Ministero della cultura]], nell'ala orientale, e il [[liceo classico Ennio Quirino Visconti]], nell'ala occidentale. Il complesso è delimitato a nord da piazza sant'Ignazio e via del Caravita, a est dalla via omonima, a sud da piazza del Collegio romano e a ovest da via di sant'Ignazio.
 
Il Collegio romanoRomano fu istituito da [[Ignazio di Loyola]] dopo la fondazione della [[Compagnia di Gesù]] ([[1534]]), per coprire tutto l'arco scolastico, dagli studi elementari a quelli universitari. Per volontà di [[papa Gregorio XIII]] fu costruita, tra il [[1582]] e il [[1584]], la sede definitiva del Collegio a [[Roma]], nel [[Pigna (rione di Roma)|rione Pigna]], sulla piazza omonima. Il Collegio fu inoltre teatro dei dibattiti tra [[Galileo]] e [[Paolo Segneri|Segneri]], maestro di [[oratoria]], [[Giuseppe Calandrelli]] fondatore dell'[[Osservatorio del Collegio Romano|osservatorio astronomico]] ([[1787]]) del Collegio, [[Angelo Secchi]], astronomo e direttore dell'osservatorio dal 1850. Fu sede del [[Museo kircheriano]], di cui ospita una parte della collezione.
 
== Storia ==
[[Ignazio di Loyola]], fondando nel [[1549]] il [[Collegio dei gesuiti (Messina)|collegio di Messina]], aveva aperto alla [[Compagnia di Gesù]] un nuovo campo d'apostolato: l'insegnamento, opera essenziale, soprattutto in quel periodo di [[Controriforma]]. <br>Il 18 febbraio [[1551]], per supplire alla carenza di scuole pubbliche romane e per provvedere aad una migliore formazione del clero sia secolare sia regolare, fu fondato il Collegio Romano aperto soltanto aia studenti maschi. Questo fu realizzato grazie alla donazione fatta nel 1550 da [[Francesco Borgia]], Duca di Gandia, professo della Compagnia di Gesù fin dal [[1548]], ma che con dispensa papale, occultamente, conservava ancora il suo rango nell'attesa di sbrigare i suoi obblighi e di sistemare i figli. Nel [[1551]] il Collegio Romano era appena una piccola casa in affitto situata ai piedi del Campidoglio, in via di Nuova Capitolina poi piazza dell'Ara Coeli.
 
Secondo Polanco, si incominciarono subito le lezioni di latino e greco e poco dopo anche di ebraico: ''“vi si insegnava ancora la dottrina cristiana e sopra la porta delle scuole vi era scritto in una tabella: scuola di grammatica, d'umanità, e di dottrina cristiana, gratis”'' (riservata ai soli maschi). Primi alunni gesuiti furono [[Edmond Auger]], francese, Emmanuel Gomez, portoghese, Giovanni Egnazi, fiorentino, ed [[Emerio de Bonis]] mantovano. Ben presto, però, diventando lo spazio esiguo per il notevole afflusso di studenti, Ignazio pensò di utilizzare un'altra abitazione più comoda e più adatta a ricevere un sempre maggior numero di alunni. Senza lasciare il centro di Roma, nel settembre [[1551]] prese in affitto una casa situata fra piazza del Gesù e la chiesa della Minerva, in una via poi detta via del Gesù. Corrispondeva dietro l'attuale tribuna della [[chiesa di Santo Stefano del Cacco]], edificata successivamente. Di fronte, come dice il Ms. “ ''Origini d. C. R.''”, al palazzo dei Signori Muti, passato poi in proprietà del Duca d'Acquasparta. Al tempo del compilatore del manoscritto (circa l'anno [[1770]]), questa seconda abitazione del Collegio Romano era detta ''casa dei Frangipani'', perché Orazio, membro di questa famiglia, l'aveva comprata il 13 aprile [[1470]] dai signori Capocci. Nel [[1631]] ne divennero proprietari i Padri Silvestrini di S. Stefano del Cacco che la comprarono dalla signora Laura Frangipani per la somma di 9 &nbsp;500 scudi. Il palazzo fu in seguito demolito. Questa fu quindi la seconda abitazione occupata dal Collegio Romano.
 
Nonostante le difficoltà economiche, Ignazio volle che a partire dell'anno scolastico [[1553]]-[[1554]] si preparassero a insegnare la [[filosofia]] e la [[teologia]]. Come è naturale le nuove cattedre portarono un aumento sia degli esterni sia degli scolastici della Compagnia di Gesù. “''Vedendo il Pontefice Paolo IV il gran bene che il Collegio Romano faceva nella gioventù, gli concesse li 17 gennaio di quest'anno ([[1556]]) il privilegio di poter adottare in Filosofia e Teologia i suoi scolari con tutti i privilegi delle altre università'' ” (che continuavano a essere interdette alle donne). Così il Ms. “''Origini d. C. R.”''.
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L'aumento del numero degli alunni, e le precarie risorse economiche mossero i padri gesuiti a presentare a [[papa Gregorio XIII]], il 10 gennaio [[1574]], un memoriale sulla situazione. Il pontefice prese a cuore la nascente istituzione e assegnò diverse rendite. Nel [[1581]] fu possibile iniziare la costruzione di una nuova sede nei pressi della chiesa di san Macuto, grazie al generoso concorso dello stesso pontefice, che fu quindi definito in un motto “''parenti optimo fondatori''”.
 
L'11 gennaio [[1582]], il cardinale nipote Filippo Boncompagni pose la prima pietra del nuovo edificio, eretto alle spalle della sede precedente, questa venne a sua volta demolita poco dopo, integrando l'area nell'ambito della nuova costruzione, progettata dall'architetto fiorentino [[Bartolomeo Ammannati]]. I locali e le aule furono già pronti nel 1584, i corsi furono inaugurati il 28 ottobre dello stesso anno alla presenza del papa. Un quadro conservato in originale nei locali dell'ex Collegio Romano (e in copia nella nuova sede della [[Pontificia Università Gregoriana]]) ne ritrae il progetto col ritratto dell'iniziatore.
 
Come cappella del collegio fu adoperata la chiesa della SS. Annunziata (sull'area dove attualmente sorge la [[Chiesa di Sant'Ignazio di Loyola in Campo Marzio|chiesa di sant'Ignazio]]), iniziata per le clarisse e completata dai gesuiti. Era stata edificata nel [[1562]] e decorata nel [[1571]] nell'abside da [[Federico Zuccari]], con un suo celebre affresco; vi pregarono, [[san Stanislao Kostka]], san [[Roberto Bellarmino]], san [[Luigi Gonzaga]] (che vi fu anche sepolto, prima di essere traslato nel [[1699]] nell'attuale chiesa di sant'Ignazio), e poi anche [[san Giovanni Berchmans]]. La chiesa si presentava come un edificio di proporzioni modeste, a unica navata rettangolare.
 
L'annoNel [[1623]], a seguito della canonizzazione di sant'Ignazio di Loyola, il cardinale Ludovico Ludovisi, nipote di [[Gregorio XV]], decise di finanziare la costruzione di un vasto tempio per il culto del nuovo santo. Progettò la nuova chiesa di Sant'Ignazio, il gesuita [[Orazio Grassi]] e fu consacrata nel [[1722]]; la volta fu affrescata dal celebre pittore gesuita [[Andrea Pozzo]], come pure la tela che sostituisce l'ardita cupola progettata e mai realizzata.
[[File:Osservatorio del Collegio Romano.jpg|thumb|upright=1.3|Osservatorio del Collegio Romano.<br />1 - Osservatorio principale per l'equatoriale di Merz.<br />2 - Tromba della scala di accesso dell'Osservatorio principale.<br />3 - Osservatorio ellittico per il circolo meridiano di Ertel.<br />4 - Osservatorio per il cannochiale di Cauchoix.<br />5 - Osservatorio elettrico a torretta con il piccolo conduttore a palla.<br />6 - Antenna con il globo in vimini che, sganciato al mezzogiorno, dava il segnale per lo sparo del cannone ubicato sul Castel S. Angelo (oggi il cannone è ubicato sul Gianicolo).<br />7 - Fascio di cavi elettrici per la trasmissione dei segnali dei sensori meteorologici ubicati sulla Torre Calandrelli al Meteorografo registratore ubicato in un locale sottostante l'Osservatorio principale.<br />8 - Faccia retrostante del timpano della Chiesa di S. Ignazio con la lunga balaustra utilizzata come loggia praticabile per le osservazioni notturne a vista.<br />9 - Parte posteriore della Chiesa di S. Ignazio.<br />11 - Terrazzo mediano della Torre Calandrelli.<br />12 - Attico del Palazzo di Montecitorio, oggi Camera dei Deputati.]]
Nel 1651 fu iniziata una raccolta di materiale di vario genere (antichità classiche, reperti preistorici ed etnografici, come le celebri mummie), detto in seguito kircheriano, per l'apporto di P. [[Athanasius Kircher]], studioso di matematica, fisica e lingue orientali. I gesuiti curarono particolarmente un gabinetto astronomico e fisico per il quale nel [[1787]] venne edificata una torretta detta dell'osservatorio. L'edificio del Collegio si presenta come un vasto complesso costituito da due grandi cortili porticati, vaste aule e il complesso della Biblioteca del Collegio Romano, tra le più ragguardevoli di Roma, asportata nel [[1873]] per confluire nella nascente Biblioteca centrale Vittorio Emanuele II; sul tetto dell'annessa chiesa e dell'edificio principale trovarono sede la torre dell'osservatorio e i gabinetti scientifici.
 
Nel [[1773]], con la soppressione della compagnia di Gesù, i religiosi gesuiti dovettero lasciare la direzione del collegio, che fu affidata al clero secolare; gravi danni furono apportati alla struttura durante l'occupazione francese di Roma. Con la ricostituzione della compagniaCompagnia di Gesù, per opera di [[Papa Pio VII]], il Collegio Romano non venne restituito subito ai gesuiti.
 
Fu il [[papa Leone XII]], col breve ''Cum Multa'', in data 17 maggio [[1824]], che ordinò la restituzione del Collegio Romano con le strutture annesse e la chiesa di sant'Ignazio, alla Compagnia di Gesù.
 
Il nuovo anno accademico fu inaugurato il 2 novembre dello stesso anno, alla presenza dello stesso pontefice. Primo rettore fu il P. [[Luigi Tapparelli D'Azeglio]]. Tra i più illustri docenti di teologia di quel tempo va ricordato il P. Giovanni Perrone che insegnò dal [[1824]] al [[1855]].
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Una parentesi negativa si ebbe durante la repubblica romana, quando il 29 marzo [[1848]] i gesuiti furono allontanati e vi fu trasferito il seminario romano. L'anno successivo l'edificio fu occupato e pesantemente devastato dai rivoluzionari i quali prima di lasciarlo, il 7 agosto [[1849]], al sopraggiungere dei francesi che venivano per liberare Roma, incendiarono un'ala del collegio, danneggiando anche le stanze di San Luigi.
 
Il 3 marzo 1850 il seminario romano fu trasferito, esi poterono quindi riprendere le attività accademiche e si poté provvedere ai restauri.
 
Dopo venti vent'anni, con l'occupazione delle truppe sabaude di Roma, il 20 settembre [[1870]], il collegio fu adibito a caserma dei bersaglieri e i locali e le aule vennero adibite a scuole tecniche e a ginnasio liceo. Il 6 novembre venne ordinata la chiusura del Collegio Romano. Anche il simbolo della compagnia di Gesù fu scalpellato dai timpani delle porte, che fino ad allora sia i giacobini sia i mazziniani avevano risparmiato.
 
Rimase aperta solo una scuola di filosofia e teologia per i chierici romani. Il 17 gennaio [[1873]] furono incamerati dal nascente governo le biblioteche, l'osservatorio astronomico, il gabinetto scientifico e il [[Museo Kircheriano]]. Con l'estensione, anche per la città di Roma, delle leggi soppressive del governo sabaudo i gesuiti vennero definitivamente allontanati.