Charpentier C-1: differenze tra le versioni
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== Descrizione tecnica ==
Designato Charpentier C-1, il velivolo era costruito interamente in [[legno]], e rivestito di [[metallo]] e [[tela]].<ref name="aa"/> La propulsione era affidata a tre [[Motore in linea|motori in linea]] [[Motore a movimento alternativo|a movimento alternativo]] [[Hispano-Suiza 6]]Pa a 6 [[Cilindro (meccanica)|cilindri]], [[Raffreddamento a liquido|raffreddati a liquido]], eroganti la [[Potenza (fisica)|potenza]] di 100 [[Cavallo vapore|CV]], ed azionanti [[Elica|eliche]] [[
Il [[carrello di atterraggio]] era triciclo anteriore retrattile.<ref name="aa"/> Le gambe principali rientravano nelle gondole motori ripiegandosi all'indietro, mentre il ruotino di coda era fisso.<ref name="aa"/> L'equipaggio, formato da due persone, era ospitato in due [[Abitacolo (aeronautica)|abitacoli separati]], aperti, protetti solo da un [[parabrezza]], sistemati affiancati uno a destra e uno a sinistra del motore centrale.<ref name="aa"/><ref name="ab"/> Gli [[Ipersostentatore|ipersostentatori]] si trovavano tra i due timoni, in posizione centrale, mentre gli [[Alettone (aeronautica)|alettoni]] uno per ciascuna semiala.<ref name="aa"/>
== Impiego operativo ==
Il 15 ottobre, a
Per mancanza di mezzi finanziari i collaudi non ripresero fino al gennaio 1935.<ref name="ae"/> Incaricato delle prove, che si dovevano svolgere a Etampes-Mondésir, fu il pilota collaudatore [[sergente maggiore]] Poivre.<ref name="aa"/> Una mattina Poivre diede piena potenza alla macchina e decollò, ma sfortunatamente il velivolo non rispose ai comandi e si schiantò al suolo ribaltandosi.<ref name="aa"/> Poivre uscì dall'incidente solo con qualche livido ma l'aereo andò completamente distrutto.<ref name="aa"/>
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