Mathilde Ludendorff: differenze tra le versioni
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Nel 1919 sposò Edmund Georg Kleine, un maggiore in pensione, dal quale divorziò due anni dopo. Aprì un'attività a Monaco per sopravvivere<ref name="dhm.de"/> e, per tramite di [[Gottfried Feder]], fu presentata al generale Erich Ludendorff, capo delle attività militari tedesche durante la prima metà della [[prima guerra mondiale]], che affidò la moglie alle sue cure psichiatriche, prima di divorziare nel 1925 e sposare Mathilde a [[Tutzing]].<ref name="dhm.de"/>
Dopo questi eventi biografici, Mathilde divenne fortemente critica nei confronti di tutte le confessioni presenti nella Germania del suo tempo, abbandonando ufficialmente il [[luteranesimo]] nel 1913.<ref name=Blamires393>C.P. Blamires, ''World Fascism: A Historical Encyclopedia'', ABC-CLIO, 2006,
== Filosofia e scienza ==
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''The Miracle of Marne'' prese di mira l'antroposofia di [[Rudolph Steiner]], sostenne che il generale [[Helmuth Johann Ludwig von Moltke|Helmuth von Moltke il Giovane]] aveva perso la [[Prima battaglia della Marna#L'esercito tedesco|Prima battaglia della Marna]] in quanto era divenuto succube di Lisbeth Seidler, una seguace del medium tedesco. In linea con questi scritti, i coniugi Ludendorff aggiunsero un elenco di occultisti al ''[[Dolchstoßlegende]]'', il mito della propaganda nazista che identificava i capri espiatori della disfatta tedesca nel primo conflitto mondiale.<ref name=Treitel219/>
Avversò le opere di Jakob Wilhelm Hauer, un indologo che, pur non sconfessando le teorie del ''Völkisch'', aveva puntualizzato le origini [[
Sposò l'ideologia ''[[Völkischer Beobachter|Völkischer]]'' per la fondazione di una nuova religione nazionale germanica, alternativa sia al cattolicesimo che alle pratiche esoteriche, ritenute entrambe parimenti estranee alla reale identità storica tedesca.<ref>Treitel, p. 220.</ref> <br />
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