Ivan IV di Russia: differenze tra le versioni

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Iniziò, quindi, un periodo caratterizzato da una politica volta alla [[pace]] e alle riforme di modernizzazione dello stato. Innanzitutto nominò un ministro riformatore nella persona di [[Aleksej Fëdorovic Adašev]]. Volendo rafforzare la carica di Zar, in modo da renderla meno soggetta ai condizionamenti esterni, Ivan contrastò i funzionari e il [[clero]] corrotto, modificò il [[codice (diritto)|codice]] penale, convocò nel 1549 lo ''[[Zemskij Sobor]]'' (un parlamento su base feudale), con il quale costrinse i boiardi a ratificare in assemblea le sue decisioni in politica interna, e nel 1551 lo ''[[Stoglavyj sobor]]'', [[Concilio|concilio ecclesiastico]] diretto dallo stesso Ivan nel quale venne stabilita la subordinazione della chiesa allo stato e un complesso sistema di rituali e regole a cui la [[Chiesa ortodossa russa]] avrebbe continuato a sottoporsi nei secoli successivi.
 
Nel 1550 Ivan creò un [[esercito]] permanente, formato dagli [[strelizistrelizzi]],<ref>Michael C. Paul, "The Military Revolution in Russia 1550-1682", ''The Journal of Military History'' 68 No. 1 (gennaio 2004): 9-45, esp. pp. 20-22.</ref> grazie al quale riuscì a ottenere il controllo su tutti gli esponenti dell'alta nobiltà: l'appellativo "il Terribile" fu coniato proprio in tale occasione dalla fascia più bassa della popolazione e, lungi da avere una connotazione negativa, manifestava invece il rispetto dei più poveri verso il loro sovrano, che non esitava a usare il pugno di ferro sia con la nobiltà che li opprimeva, sia con i [[Tartari]], autori da secoli di continue e sanguinose razzie nelle campagne.<ref>Frank D. McConnell. Oxford University Press, 1979. ISBN 0-19-502572-5; p. 78.</ref>
 
A far risultare Ivan IV ancora più gradito al basso volgo, sopravvenne un suo discorso pubblico a Mosca nel quale si scusava con i propri sudditi di non averli difesi in passato contro i soprusi di certi boiardi, e annunciava che da quel momento in poi non sarebbe più accaduto nulla di simile. Concluse la propria orazione ergendosi a difensore dei deboli e mise subito in atto i propri intenti facendo immediatamente arrestare un gran numero di nobili.