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[[File:Brescia Piazza della Loggia 8.jpg|thumb|Piazza della Loggia, con l'orologio]]
 
All'interno della torre è presente un complesso [[orologio astronomico]] meccanico, realizzato tra il 1544 e il 1546
<ref>{{cita libro
|titolo=Memorie intorno alle pubbliche fabbriche più insigni della città di Brescia
|autore=Don Baldassarre Zamboni|pp= "91-92"
|url=https://books.google.it/books/about/Memorie_intorno_alle_pubbliche_fabbriche.html?id=0ELKs-28V5gC&redir_esc=y
|accesso=2 dicembre 2022}}</ref>
<ref name=":0">{{Cita web|url=http://www.comune.brescia.it/servizi/arteculturaeturismo/chieseedificistoricimonumenti/Pagine/torre-Orologio.aspx|titolo=Comune di Brescia - Portale istituzionale|accesso=2020-07-04}}</ref>
da Paolo Gennari da Rezzato in sostituzione di un orologio posto in un altro lato della piazza, risalente al secolo precedente e dismesso nel 1543
<ref name=":1">{{Cita libro|autore=Nichilio Vittorio|autore2=Bossini Francesca|titolo=PIAZZA DELLA LOGGIA. il tempo degli uomini, il cuore della città|editore=La Compagnia della Stampa Massetti Rodella Editori|città=Roccafranca, BS}}</ref>.
 
L’orologio dispone di due quadranti: il quadrante principale, verso piazza della Loggia, realizzato nel 1547 da Gian Giacomo Lamberti, e il quadrante posteriore, verso via Beccaria.
Nel timpano in cima alla torre è dipinta la figura di Saturno o Cronos simbolo dell'[[allegoria]] del tempo
<ref>{{Cita libro|autore=Antonio Sabatti|autore2=Francesco Torriceni|titolo=Quadro Statistico del dipartimento del Mella|editore=Nabu Press|città=Brescia}}</ref>.
Sulla sommità della torre è situata una una [[campana]] in [[bronzo]] ricca di decorazioni che raffigurano la [[Madonna col Bambino|Madonna con il Bambino]], [[Cristo]] crocefisso, i Santi protettori, il leone rampante cittadino, i patroni [[Faustino e Giovita]] e lo stemma dell'artefice Nicola Cattaneo<ref name=":1" />.
Ai lati della campana vi sono due [[automi]] in [[rame]], installati con la campana nel 1581<ref>come indicato da un'iscrizione sulla campana stessa</ref>, che rappresentano due uomini dotati di martello, soprannominati “Tone e Batista”, ma meglio noti in [[dialetto bresciano]] come i "Màcc de le ure", ovvero "i matti delle ore", che battono i rintocchi orari sulla campana, mossi dalla macchina dell’orologio.