Attributi di Dio: differenze tra le versioni
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In rapporto allo spazio, l'infinità si manifesta come ''immensità''. La teologia ebraico-cristiana ritiene che Dio sia presente in ogni luogo, dimori in tutte le sue creature e riempia ogni punto dello spazio, per cui Dio non è limitato dallo spazio ma è onnipresente.
''Dove potrei andarmene lontano dal tuo Spirito, dove fuggirò dalla tua presenza? Se salgo in cielo tu vi sei; se scendo nel soggiorno dei morti, eccoti là. Se prendo le ali dell'alba e vado ad abitare all'estremità del mare, anche là mi condurrà la tua mano e mi afferrerà la tua destra'' ([[Salmi|Salmo]] 139:7-10); ''Sono io soltanto un Dio da vicino», dice il Signore, «e non un Dio da lontano? Potrebbe uno nascondersi in luogo occulto in modo che io non lo veda?» dice il Signore. «Io non riempio forse il cielo e la terra?» dice il Signore'' ([[Libro di Geremia|Geremia]] 23:23,24); cfr. [[Primo libro dei Re|1 Re]] 8:27; [[Libro di Isaia|Isaia]] 66:1; Geremia 23:23,24; [[Atti degli apostoli|Atti]] 17:27,28.
=== Semplicità ===
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La conoscenza è la facoltà ''perfetta'' di Dio per la quale egli conosce, da sé, sé stesso ed ogni cosa possibile ed ''attuale'' (ovvero legata agli atti eseguiti dagli uomini compiuti nella propria vita terrena). Dio ha questa conoscenza, sempre completa e presente, in sé stesso e non l'ottiene dall'esterno. Per il fatto che questa conoscenza copre ogni cosa, la si denomina [[onniscienza]]. Egli conosce tutte le cose, passate, presenti e future, non solo quelle che hanno esistenza reale, ma anche quelle che sono semplicemente possibili.
''Signore, tu sai ogni cosa'' ([[Vangelo secondo Giovanni|Giovanni]] 21:17); ''E non v'è nessuna creatura che possa nascondersi davanti a lui; ma tutte le cose sono nude e scoperte davanti agli occhi di colui al quale dobbiamo render conto'' ([[Lettera agli ebrei|Ebrei]] 4:13); cfr. [[Primo libro dei Re|1 Re]] 8:29; [[Salmi|Salmo]] 139:1-16; [[Libro di Isaia|Isaia]] 46:10; [[Libro di Ezechiele|Ezechiele]] 11:5; [[Atti degli apostoli|Atti]] 15:18.
=== Sapienza ===
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{{vedi anche|Legge di Dio}}
La giustizia di Dio è quella perfezione mediante la quale egli preserva sé stesso come il Dio tre volte santo nei confronti di ogni violazione della sua santità. È in virtù della sua giustizia che Dio conserva un governo morale nel mondo ed impone una giusta legge sull'essere umano, premiando l'ubbidienza e castigando la disubbidienza. [[Salmi|Salmo]] 99:4; [[Libro di Isaia|Isaia]] 33:22; [[Lettera ai Romani|Romani]] 1:32.
La giustizia di Dio che si manifesta nel ricompensare si chiama la sua ''giustizia rimunerativa''; e quella che si rivela nel comminare castighi si chiama la sua ''Giustizia retributiva''. La prima è espressione del suo amore, la seconda della sua [[Ira di Dio|ira]].
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