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Il laboratorio di [[intelligenza artificiale]] usava un [[sistema operativo]] a partizione di tempo ([[timesharing]]) chiamato [[Incompatible Timesharing System]] (ITS) che il gruppo di esperti informatici del laboratorio, chiamati semplicemente "hacker", aveva progettato e scritto in linguaggio [[assembly]] per il [[PDP-10]], uno dei grossi elaboratori di quel periodo. Il termine “hacker” con cui erano conosciuti gli esperti informatici non si riferisce al significato attuale di “pirata”, ma a quello di persone “che amano programmare, e a cui piace essere bravi a farlo”.
 
A partire dall'inizio degli anni ’80 si verificarono alcuni eventi che portarono ad un repentino cambiamento della situazione. In primis, la quasi totalità del software in circolazione era stata sostituita dal [[software proprietario]]. Inoltre, la Digital smise di produrre la serie PDP-10 poiché la sua architettura non poteva essere aggiornata in modo da permetterle di rimanere al passo con le novità del momento. Questo fece sì che la maggior parte dei programmi che formavano ITS divennerodivenisse obsoletiobsoleta. Infine in quegli anni la comunità originale del laboratorio di Intelligenza Artificiale si dissolse perché molti degli hacker vennero assunti da altre società quali la [[Symbolics]], nata da una costola del laboratorio stesso.
 
La scelta facile che avrebbe potuto fare [[Richard Stallman|Stallman]] sarebbe stata quella di unirsi al mondo del software proprietario, firmando accordi di non-diffusione e promettendo di non aiutare i suoi compagni hacker. In questo modo avrebbe potuto guadagnare, ma sapeva che al termine della sua carriera si sarebbe voltato a guardare indietro e avrebbe compreso di aver contribuito a rendere il mondo peggiore, impedendo ai programmatori di collaborare tra di loro. Verso la fine del [[1983]] [[Richard Stallman]] lasciò il suo lavoro al MIT, pur continuando ad utilizzare le attrezzature del laboratorio, e cominciò a sviluppare, nei primi mesi del [[1984]], un nuovo sistema operativo compatibile con Unix, che permettesse a chiunque di vedere il codice, di modificarlo, di eseguirlo, di condividerlo con gli altri liberamente e di passare facilmente ad esso (da qui appunto l'acronimo ricorsivo "GNU's Not Unix"). L'annuncio originale (27 settembre [[1983]]) fu seguito dal rilascio della prima versione del [[Manifesto GNU]]<ref>{{Cita web|https://www.gnu.org/gnu/manifesto.html|Il Manifesto GNU|22 giugno 2016}}</ref>. Lo sviluppo del sistema iniziò nel [[1984]].