Carlo Rosselli: differenze tra le versioni

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Tornato in Italia in ottobre, grazie anche ai buoni uffici di Salvemini, si impiegò come assistente volontario nella Facoltà di economia dell'[[Università commerciale Luigi Bocconi|Università Bocconi]] a [[Milano]], dove trasferì il suo domicilio. Proseguì la sua collaborazione alla «''Critica Sociale''» di Turati: in novembre vi pubblicò un articolo, invitando il Partito socialista a rompere con il marxismo, che egli giudicava espressione di «cieco e tortuoso dogmatismo», per mettersi piuttosto sulla linea di un «sano empirismo all'inglese».
 
Nel febbraio del [[1924]], inaugurò la sua collaborazione con la rivista della Federazione giovanile del PSU, «Libertà», scrivendo proprio un articolo sul movimento laburista inglese. Pochi mesi dopo il [[Giacomo Matteotti#Il rapimento e l'omicidio|delitto Matteotti]] s'iscrisse al P.S.U..
 
Rosselli sperava invano che in Italia si costituisse una seria opposizione antifascista moderata in grado di offrire un'alternativa politica alla borghesia che guarda con simpatia al fascismo: una di queste avrebbe potuto essere l'[[Unione Nazionale (Italia)|Unione democratica nazionale]] di [[Giovanni Amendola]], alla quale aderì il fratello Nello.
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[[File:1926 - lorenzo de bova turati carlo rosselli pertini parri a calvi.jpg|thumb|left|12 dicembre [[1926]] - Lorenzo De Bova, [[Filippo Turati]], Carlo Rosselli, [[Sandro Pertini]] e [[Ferruccio Parri]] a [[Calvi (Francia)|Calvi]] in [[Corsica]] dopo la fuga in motoscafo da [[Savona]].]]
[[File:Fturati.jpg|thumb|upright=0.7|[[Filippo Turati]]]]
Alla fine del [[1926]] organizzò con [[Italo Oxilia]]<ref>Antonio Martino: ''Fuorusciti e confinati dopo l'espatrio clandestino di Filippo Turati nelle carte della R. Questura di Savona'' in Atti e Memorie della Società Savonese di Storia Patria, n.s., vol. XLIII, Savona 2007, pp. 453-516. e ''Pertini e altri socialisti savonesi nelle carte della R. Questura'', Gruppo editoriale L'espresso, Roma, 2009.</ref>, [[Sandro Pertini]] e [[Ferruccio Parri]] l'espatrio di [[Filippo Turati]] a [[Calvi (Francia)|Calvi]] in [[Corsica]], con un [[motoscafo]] partito da [[Savona]].
Mentre Turati, Pertini e Oxilia proseguirono per [[Nizza]], Parri e Rosselli, ritornati con il motoscafo a [[Marina di Carrara]], furono arrestati, nonostante tentassero di sostenere di essere reduci da una gita di piacere.
 
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PER QUESTO VIVONO}}
 
Il medesimo sacrario include le tombe di [[Gaetano Salvemini]], [[Ernesto Rossi]], [[Enrico Bocci]] e [[Nello Traquandi]], in quello che è denominato il "Quadrato del ''[[Non Mollare]]''" .
 
Nello cimitero di Trespiano sono sepolti anche [[Piero Calamandrei]] e [[Spartaco Lavagnini]].
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* Mimmo Franzinelli, "''Il delitto Rosselli. 9 giugno 1937. Anatomia di un omicidio politico''", Mondadori, Milano 2007.
* Diego Dilettoso, "''La Parigi e La Francia di Carlo Rosselli. Sulle orme di un umanista in esilio''", Biblion, Milano 2013
* .Paolo Bagnoli. Carlo Rosselli: Il socialismo delle libertà. Polistampa, Milano, 2012
* Paolo Bagnoli. Carlo Rosselli. Socialismo, giustizia e libertà. Biblion, Milano, 2015