Adolfo Pedernera: differenze tra le versioni

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Cresciuto nell'[[Huracan]], passò presto al River Plate squadra della quale sarebbe diventato la stella incontrastata del[[la Máquina]] per oltre un decennio.<ref name=Buffa/> Cede il suo posto nell'attacco del River ad [[Alfredo Di Stéfano]],<ref name= Buffa >{{Cita|Ferri, Buffa, 2015}}.</ref> e lascia la squadra per un'offerta milionaria del Club Atletico Atlanta, dove tuttavia rimase una sola stagione. Tornò quindi all'[[Huracan]] ma nel 1949, anche a causa dello sciopero si trasferì in Colombia, accettando la proposta dei dirigenti del [[Millonarios Fútbol Club|Millionarios]] dove continuò ad incantare,<ref name= Buffa /> aggiungendo al suo palmares altri quattro titoli nazionali, sino al 1954 quando, a causa della nuova normativa sui trasferimenti, fece il suo secondo ritorno all'[[Huracan]] smettendo di giocare nel 1955.
Ebbe anche una fortunata carriera di allenatore, svoltasi prevalentemente fra [[Colombia]] (di cui fu alla guida della [[Nazionale di calcio della Colombia|nazionale]] ai mondiali del [[1962]]), ed [[Argentina]], dove visnevinse due titoli nazionali allenando il [[Club Atlético Boca Juniors|Boca Juniors]].
 
Occupa la 12ª posizione nella speciale classifica dei migliori calciatori sudamericani del [[XX secolo]] pubblicata per [[IFFHS]] nel [[2004]].<ref>[http://www.iffhs.de/?a85bd0e027e8f05f14b003c8e023ccac33f4e0db98c003e8f05305fdcdc3bfcdc0aec28d6edb8a3f0e03790c443e0f40390b40fb14 Miglior Giocatore Sudamericano del Secolo]</ref>