[[File:LucrinoMonteNuovoTAW4509.JPG|thumb|left|upright=1.4|Il bacino del lago Lucrino oggi, ai piedi del Monte Nuovo. In basso le terme denominate "Stufe di Nerone".]]
Oggi Lucrino è una [[frazione geografica|frazione]] del [[comune]] di [[Pozzuoli]], che comprende gli insediamenti abitativi intorno all'omonimo lago. Il paesinopaese siè caratterizzacaratterizzato perda piccolivarie condominiitipologie odi elegantiedilizia villette con giardinoresidenziale, ora disseminati, ora addensati ai piedi del Monte Nuovo.
Seppure notevolmente ridotte rispetto all'epoca antica, tuttavia non mancanopermangono in zona sorgenti di acque termali. Ancora utilizzate e frequentatissime per relax e terapie sono le "''Stufe di Nerone"'', situate ai piedi del Monte delle Ginestre, dove oltre agli impianti moderni per le immersioni, sono tuttora in uso alcune strutture di epoca romana quali gli ambienti voltatia volta delle saune e una fangaiapozza diper formai circolarefanghi all'aperto. Vi è poi il "Lido Nerone – Lo scoglio" inIn riva al mare, ai piedi del Monte Grillo, dove è possibile immergersi nellein acque bollenticaldissime in apposite vasche situate sulla spiaggia.
Un antico ''laconicum'' (sauna) realizzato dai Romani nella collina [[tufo|tufacea]] di Tritoli e conosciuto nel medioevo come ''[[Sudatorium]] Trituli'' o ''Sudatorium Magnum'', situato al di sopra della galleria della [[Ferrovia Cumana]], e consistente in alcune stanze rettangolari fornite di letti in tufo dalle quali si dipartono due profondi cunicoli che si addentrano per circa 80 m all'interno della montagna, è oggi occupato abusivamentedai dadiscendenti personedi sfollati che, rifugiatesirifugiatisi qui durante il [[Seconda guerra mondiale|secondo conflitto mondiale]] per sfuggire ai bombardamenti, hanno deciso - una volta finita l'emergenza -decisero di farne la loro dimorarimanere fissastabilmente<ref>articolo su [[Il Mattino]] di Napoli del 9 novembre 1968 pag. 8 e foto sullo stesso giornale del 12 novembre 1968 pag. 8.</ref>, naturalmente riscaldata nei periodi invernali dalle calde esalazioni che tuttora si sprigionano in fondo ai cunicoli. <!-- Riferimento: secondo articolo più ampio del Mattino da rintracciare! -->