Georg Cantor: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Cambiamento di collegamento da Agostino nome proprio italiano ad Agostino d'Ippona. |
Etichette: Modifica da mobile Modifica da web per mobile |
||
Riga 21:
== Biografia ==
Cantor nacque a [[San Pietroburgo]], figlio di Georg Woldemar Cantor, un operatore di borsa [[Danimarca|danese]], e di Marie Anna Böhm, una musicista di violino, cattolica, nata in Russia ma di origini austriache. Nel [[1856]], a causa delle condizioni di salute del padre, la famiglia si trasferì in [[Germania]], in particolare a [[Berlino]], e Georg continuò la sua educazione presso le scuole tedesche, dapprima a [[Darmstadt]], e poi in Svizzera al [[Politecnico federale di Zurigo]], conseguendo infine il dottorato presso l'[[Humboldt-Universität zu Berlin|Università di Berlino]] nel [[1867]] con una tesi sulla [[teoria dei numeri]]: ''De aequationibus secundi gradus indeterminatis''. Georg ebbe sempre nostalgia della madrepatria, dichiarandosi più russo che tedesco.
Cantor riconobbe che gli [[insieme infinito|insiemi infiniti]] possono avere differenti [[cardinalità]], separò gli [[insieme|insiemi]] in [[numerabile|numerabili]] e [[insieme non numerabile|più che numerabili]] e provò che l'insieme di tutti i [[numero razionale|numeri razionali]] <math> \mathbb{Q}</math> è numerabile, mentre l'insieme di tutti i [[numero reale|numeri reali]] <math> \mathbb{R}</math> è più che numerabile, dimostrando in questo modo che esistono almeno due ordini di infinità. Egli inventò anche il simbolo che oggi viene usato per indicare i numeri reali. Il metodo di cui si servì per condurre le sue dimostrazioni è noto come [[argomento diagonale di Cantor|metodo della diagonale di Cantor]]. In seguito
Durante la seconda metà della sua vita soffrì di attacchi di [[disturbo depressivo|depressione]], che compromisero seriamente la sua abilità di matematico e lo costrinsero a ripetuti ricoveri. Intensificò allora la lettura di testi di [[letteratura]] e di [[religione]], in cui sviluppò il suo concetto d'[[infinito assoluto]] che identificò con [[Dio]]. Egli scrisse:
Riga 29:
{{Citazione|L'infinito attuale si presenta in tre contesti: in primo luogo quando si realizza nella forma più completa, in un'essenza mistica completamente indipendente, ''in Dio'', che io chiamo Infinito Assoluto o, semplicemente, Assoluto; in secondo luogo quando si realizza nel mondo contingente, creato; in terzo luogo quando la mente lo coglie ''in abstracto'' come una grandezza, un numero o un tipo di ordine matematico.}}
Impoveritosi durante la [[prima guerra mondiale]], morì nel [[1918]] ad [[Halle sul Saale|Halle]], dove era ricoverato in un [[ospedale psichiatrico]]. Le sue teorie non incontrarono subito l'assenso dei colleghi: il matematico [[Leopold Kronecker]], in particolare, giudicò le sue scoperte «prive di senso».<ref name="Dauben">Dauben, Joseph W. (1979). ''Georg Cantor: his mathematics and philosophy of the infinite''.</ref>
Al suo nome è intitolato il [[cratere Cantor]] sulla [[Luna]].
|