San Pedretto: differenze tra le versioni

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==== Oratorio della Beata Vergine Assunta e di San Rocco, detto ''del Gazzino'' ====
Con atto notarile del 27 ottobre 1572 viene istituito dal marchese Gilberto Pallavicino un [https://www.treccani.it/vocabolario/ricerca/legato/ pio legato], con l'onere di celebrare messe di suffragio. Il testatore dispose inoltre che, dopo la sua morte, il figlio e unico erede Giulio erogasse un'ulteriore somma di denaro<ref>{{Cita libro|autore=Dario Soresina|titolo=Le Parrocchie i Parroci le Chiese|anno=1979|editore=Edizioni Enciclopedia Diocesana Fidentina|città=Fidenza|p=1064|volume=3|opera=Enciclopedia Diocesana Fidentina}}</ref>; e il figlio dette più ampia esecuzione alla volontà paterna facendo erigere in località ''Gazzino'' tra San Pedretto e San Giuliano un oratorio pubblico<ref name=":5" />. Nell'atto di fondazione del 10 dicembre 1576 egli dispose, tra l'altro, che il diritto di patronato spettasse ai figli della sorella Cornelia, moglie del conte Giulio Roncovieri di Cremona. AlloSempre stessoal anno1576 risale anche un dipinto a olio su tela che ne decorava l’interno dell'edificio, realizzato dal pittore cremonese [[Vincenzo Campi]], su commissione dei nobili Roncovieri di Cremona, signori del ''Colombarone,'' poi trasferito alla chiesa parrocchiale<ref name=":5" /> e attualmente esposto al [[Museo diocesano (Fidenza)|museo diocesano di Fidenza]]<ref>{{Cita web|url=https://www.museoduomofidenza.it/opera/lassunta-s-rocco-e-il-committente/|titolo=L’Assunta con San Rocco e il conte Roncovieri}}</ref>.
 
Dopo molti anni di abbandono, l'oratorio venne demolito nel 1966<ref name=":5" />.
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Fondato su terreno cedevole, l'edificio ha sempre necessitato lavori di consolidamento; in una di queste occasioni, nel 1921, l'interno è stato completato con decorazioni pittoriche del cremonese Silvio Verdelli<ref name=":6" />.
 
Nel 1954 venne costruito il pronao di ingresso, su progetto dell'architetto cremonese Vito Rastelli<ref name=":6" />.
 
Il campanile, a forma di matita e più volte rifatto nei secoli, è ornato nella parte superiore da fregi in cotto. Alla sua base tre lapidi riportano gli interventi degli ultimi due secoli, mentre il concerto campanario attuale risale al 1995<ref>{{Cita libro|autore=Adriano Gervasoni|titolo=Il Santuario Mariano dell’Addolorata in S. Pietro in Corte|anno=1996|editore=Banca di Credito Cooperativo del Cremonese|p=34}}</ref>.
 
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