Francesco Sforza: differenze tra le versioni

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A Cremona, a commemorazione del proprio matrimonio, la coppia ducale commissionò la ricostruzione in forme rinascimentali del [[Chiesa di San Sigismondo (Cremona)|monastero di san Sigismondo]], la costruzione del [[Monastero della Colomba]] e la realizzazione di affreschi nella [[chiesa di Sant'Agostino (Cremona)|chiesa di Sant'Agostino]], tra cui uno del Bembo che li rappresenta genuflessi in orazione. A ornamento del [[Duomo di Cremona]] vollero due statue in [[marmo di Carrara]] che li rappresentavano a piena figura. Trafugate come bottino di guerra dai veneziani, sono oggi conservate nel [[Palazzo Chiericati|Museo civico]] di [[Vicenza]].<ref>{{Cita web|url=http://www.museicivicivicenza.it/it/mcp/opera.php/10117/|titolo=Statua Francesco Sforza|accesso=26 giugno 2016|editore=Musei Civici Vicenza|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160822031438/http://www.museicivicivicenza.it/it/mcp/opera.php/10117/|urlmorto=no}}</ref>
Nel [[14551451]] Francesco ordinò l'aggregazione di tutti gli ospedali della città in unica struttura, dedicata a Santa Maria della Pietà, sul modello di quanto fatto a [[Firenze]] e [[Siena]].<ref>Archivio di Stato di Milano, Registro Missive n° 6, lettera 16</ref>
Nel [[1455]] promosse la costruzione del barbacane, dei rivellini e del nuovo fossato del [[castello di Santa Croce]].<ref>Dina, ''Ludovico il Moro prima della sua venuta al governo'', pp. 749-750</ref> A partire dal [[1457]] fece realizzare i giardini cintati della fortezza e la fece affrescare da [[Bonifacio Bembo]] e da [[Cristoforo de' Moretti]] con scene rappresentanti soggetti sacri e profani insieme ad alcune sale dell'[[Palazzo del Comune (Cremona)|Arengo]].<ref>Malaguzzi Valeri, ''La corte di Lodovico il Moro'', pp. 15-16</ref>
 
==== Politica culturale ====