Autolinee SASP: differenze tra le versioni

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== Storia ==
===La nascita della società e le prime linee di trasporto===
[[file:Autobus SASP Sarnano-Macerata.jpg|thumb|Corriere della linea Sarnano-Macerata|sinistra]]
L'Autolinee SASP nasce nel marzo del [[1911]], nella frazione [[Passo San Ginesio]], da sette imprenditori residenti nei comuni di [[San Ginesio]], [[Sant'Angelo in Pontano]], [[Sarnano]] e [[Penna San Giovanni]], che nel 1908 presero 100 azioni da 500 lire ciascuna con lo scopo di creare un collegamento tra le cittadine dell'entroterra della [[Provincia di Macerata]]<ref name="aA11Aa11" /> con l'allora [[Provincia di Ascoli Piceno|confinante di Ascoli Piceno]], così da eliminare l'isolamento della [[Monti Sibillini|zona dei Sibillini]].<ref name=":0">{{cita|SASP 1911-2011}}</ref><ref name=Aa11 /> Fruttando l'utilizzo delle prime [[automobili]] in [[Regno d'Italia (1861-1946)|Italia]], la società, gestita con un'organizzazione prettamente familiare, creò la prima linea di mobilità urbana, la [[Amandola]]-Sarnano-[[Macerata]], percorsa con l'utilizzo di un [[Fiat 15 ter]] che poteva ospitare 12 passeggeri e percorreva il percorso, lungo 52 [[Chilometro|km]] in 3 ore e 15 minuti circa.<ref name=":0" /> Il lavoro degli imprenditori non fu inizialmente accettato dalla popolazione, perché stranita dai mezzi utilizzati non comuni nel luogo, ma solo dai [[Sindaco|sindaci]] dei comuni limitrofi., Laanche se riduzione dei tempi di viaggio, andò a favorire la diffusione dei mezzi in gomma nel territorio.<ref name=Aa11 /> In occasione del primo viaggio inaugurale, i paesi attraversati festeggiato abbellendo il percorso con bandiere o con bande musicali.<ref name=":0" />
 
Nel giro di pochi anni la società creò nuove linee di spostamento fino ad [[Ancona]] e con altri comune della [[Provincia di Ascoli Piceno]]. Intorno al [[1940]], con l'avvento della [[seconda guerra mondiale]] e l'arrivo dei [[nazisti]] nel [[San Ginesio|territorio ginesino]], le strutture dell'azienda furono danneggiate dai [[bombardamenti]], [[Saccheggio|saccheggiate]], la viabilità fu bloccata e i vari [[autobus]] furono sequestrati dai nazisti.,<ref name=Aa11 /> anche se durante i combattimenti la società si impegnò a favorire con i mezzi disponibili i partigiani del gruppo Nicolò di [[Augusto Pantanetti]].<ref name=":0" />
 
Grazie ai titolari e alle loro decisioni, l'azienda, nel dopoguerra, trovò una ripresa economica, evitando la chiusura. Intorno al [[1950]] la SASP divenne gestore di un'altra azienda di autotrasporti nel territorio, confermando la loro autorità e creando un nuovo sistema dirigenziale. Quest'ultimo portò a grandi cambiamenti per la società, aumentandone la fama, l'autorità e la diffusione.<ref name=Aa11 />