Arsaber: differenze tra le versioni
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== Biografia ==
Arsaber proveniva con ogni probabilità dalla famiglia [[Kamsarakan]], un prominente casato armeno che traeva le sue origini dalla dinastia degli [[Arsacidi di Partia|Arsacidi]].<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Cyrille Toumanoff|titolo=Kamsarakan|rivista=[[Encyclopædia Iranica]]|editore=Encyclopædia Iranica Foundation|curatore=Ehsan Yarshater|volume=15|pp=453-455|lingua=en|url=https://iranicaonline.org/articles/kamsarakan}}</ref> Uomo importante nella corte imperiale bizantina, era insignito del rango di ''[[patrikios]]'' e ricopriva l'alta carica di [[Quaestor sacri palatii|''quaestor'']] dell'imperatore Niceforo I.<ref name=":0">{{Cita|Každan|p. 186}}.</ref><ref name=":1">{{Cita libro|autore=Friedhelm Winkelmann
Nel febbraio 808, si mise a capo di una [[congiura]] insieme a un gruppo di ufficiali secolari ed ecclesiastici, scontenti delle politiche di Niceforo, mirata a spodestare l'imperatore per prenderne il posto.<ref name=":0" /><ref name=":1" /><ref name=":2" /> La cospirazione venne tuttavia scoperta prima che potesse essere messa in atto; Niceforo fece arrestare i congiurati, che vennero fustigati, esiliati e le loro proprietà confiscate. Arsaber, nello specifico, fu [[Tonsura|tonsurato]], costretto a farsi monaco ed esiliato in un monastero in [[Bitinia]].<ref name=":0" /><ref name=":1" /> Persino Leone, che aveva goduto del favore dell'imperatore fino a quel momento, fu temporaneamente esiliato in virtù della propria parentela con l'usurpatore.<ref name=":3" />
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