Balor: differenze tra le versioni

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La vicenda ricorda molto da vicino la leggenda greca molto più antica di [[Perseo]]. Anche qui a re [[Acrisio]] viene profetizzato che troverà la morte per mano del figlio di sua figlia, e così rinchiude [[Danae]] in una torre. Ma, visitata da Zeus sotto forma di una pioggia dorata, Danae dà alla luce un figlioletto, Perseo. Acrisio rinchiude madre e figlio in una cassa e li getta in mare. Perseo naturalmente si salva e, dopo molte avventure, uccide casualmente il nonno lanciando un disco in una gara di atletica. Inoltre, anche nella leggenda di Perseo, vi è il motivo dello sguardo che uccide, anche se qui è spostato sul personaggio di [[Medusa (mitologia)|Medusa]], uccisa da Perseo in una delle sue imprese.
 
Il sinistro potere di impietrire chiunque con un solo sguardo, accomuna Balor a una schiera di esseri consimili nelle mitologie di tutto il mondo, di cui Medusa è forse l'esempio più eclatante e famoso, ma ve ne sono altri. Il mitema risale forse al Humbaba dell'''[[Gilgamesh#La storia di Gilgamesh|Epopea di Gilgameš]]'', in origine una divinità elamitica, i cui "sette splendori" atterrivano e accecavano gli uomini che penetravano nel suo regno. Il personaggio che è più vicino a Balor, tanto da essergli quasi omologo, è il gallese [[Ysbaddaden Pencawr|Yspaddaden Penkawr]], il capo dei giganti presente nel racconto ''Culwch e Olwen'', nel ''Mabinogion'' gallese, la cui palpebra veniva sollevata da un certo numero di uomini.
 
==Influenze==