Discendente da una potente famiglia di [[Ancona]], originaria della [[Val Gardena]] e trapiantata in città fin dal [[1801]], figlio di Colonnelli Fanny Colonnelli e Alessandro, si dedica fin dalla giovinezza all'agricoltura nella grande azienda paterna. Partecipa attivamente alla vita politica locale e fin dal [[1920]] aderisce al movimento fascista, nelle cui liste viene eletto nel [[1923]] consigliere comunale. Eletto successivamente assessore e [[sindaco]] nel [[1926]] viene nominato [[podestà (fascismo)|podestà]], carica che lascia nel [[1939]] per problemi di salute. In forza dei suoi meriti viene nominato senatore su proposta del [[prefetto]] di [[Ancona]].