Baschiri: differenze tra le versioni
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Prima dell'arrivo dei [[Mongoli]] i baschiri erano una comunità forte ed indipendente, rispettata e temuta dai gruppi vicini, dai Bulgari del Volga ai [[Peceneghi]]; integrati nel governo mongolo, con la caduta del [[Khanato di Kazan]] nel 1552 cominciò il loro declino. Nel 1557 le truppe russe occuparono il territorio baschiro e, dopo aver compiuto il massacro d'una parte imprecisata ma considerevole della loro popolazione, li costrinsero a stipulare un "patto di amicizia" che sanciva l'annessione dei territori. Nel 1574 lo zar [[Ivan IV di Russia|Ivan il Terribile]] ordinò la costruzione della città di [[Ufa (Russia)|Ufa]] (anticamente conosciuta come Efe, luogo di culto [[Tengrismo|Tengrista]]), in pieno territorio baschiro, come difesa dagli attacchi dei [[Kirghisi|Chirghisi]]. In questo periodo i baschiri divennero un popolo di frontiera, il cui territorio fu oggetto delle invasioni di numerosi gruppi nomadi che intendevano entrare nel territorio russo.
Nel 1676 i baschiri si ribellarono sotto la guida di un personaggio semi-leggendario chiamato Seit. Tuttavia, sebbene con grandi difficoltà e perdite per l'autorità imperiale
Nel 1774 i baschiri sostennero l'insurrezione di [[Emel'jan Pugačëv|Emiliano Pugaciòf]] e truppe baschire combatterono al suo fianco sotto il comando del nobile [[Salavat Julaev]], oggi ricordato come eroe nazionale. Salavat successivamente diede inizio a una propria rivolta per la liberazione del suo popolo, che però venne domata anch'essa. Nel 1786, ottennero l'eliminazione delle esose tasse che dovevano essere versate annualmente all'[[Impero russo]], mentre continuarono le dispute per il possesso delle terre di confine.
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