Utente:BlackPanther2013/Sandbox/rapaci: differenze tra le versioni

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|statocons_ref=<ref name="IUCN">{{IUCN|summ=894971906278|autore=RoachCatzeflis, NF., Patton J., Percequillo, A., & NaylorWeksler, LM. 2016}}</ref>
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L<nowiki>'</nowiki>'''aguti arancionedi Azara''' ('''''Dasyprocta croconotaazarae''''' {{zoo|[[JohannMartin Georg WaglerLichtenstein|WaglerH. Lichtenstein]]|[[18311823]]}}) è un [[Rodentia|roditore]] diffuso neldella [[Brasile]]Famiglia orientale a sud del [[Rio delle Amazzoni(tassonomia)|famiglia]] edei nella regione del delta dello stesso fiume. Il suo status è controverso: sebbene venga attualmente considerato una specie a sé, alcuni studiosi lo classificano come una sottospecie dell'aguti doratoDasiproctidi (''[[Dasyprocta leporina|D. leporinaDasyproctidae]]'').
 
== Etimologia ==
L'[[Epiteto|appellativo]] specifico ''azarae'' commemora il naturalista spagnolo [[Félix de Azara|Felix Manuel de Azara]].<ref name="Rekoske"/>
 
== Descrizione ==
L'aguti di Azara ha una lunghezza testa-corpo di 40-64 cm<ref name="Rekoske"/><ref>{{cita pubblicazione | autore=M. A. Johnson, P. M. Saraiva e D. Coelho | titolo=The role of gallery forests in the distribution of Cerrado Mammals | rivista=Journal of Mamology | volume=64 | numero=3 | pp=531-523}}</ref> e una coda di circa 2,5 cm. Il peso di questo [[Rodentia|roditore]] oscilla tra uno e quattro chilogrammi.<ref name="Rekoske"/> La pelliccia va dal bruno-verdastro al nero-verdastro ed è screziata di marrone più o meno scuro. Il dorso è generalmente marrone scuro, talvolta con riflessi arancioni, mentre il ventre è chiaro.<ref name="Rekoske"/> La pelliccia della parte anteriore del corpo va dal giallastro al bruno-giallastro. I peli del mantello possono essere sia lucidi che opachi; quelli della parte posteriore del corpo sono più lunghi.<ref name="Rekoske"/> L'aguti di Azara ha le orecchie prominenti, una forma del corpo arrotondata e la [[testa]] simile a quella di tutti i [[Hystricognathi|caviomorfi]]. Le zampe sottili hanno quattro dita funzionali e un pollice rudimentale sui piedi anteriori e tre dita su quelli posteriori. I [[Molare|molari]] hanno una corona cilindrica.<ref name="Rekoske"/>
L'aguti arancione presenta una lunghezza testa-corpo che varia tra 46,5 e 56,0 centimetri e un peso che oscilla tra i 2,2 e i 2,8 chilogrammi. L'orecchio misura 40-45 millimetri, il piede posteriore 105-110 millimetri e la coda 10-25 millimetri. La parte posteriore del corpo presenta una colorazione uniforme, arancione chiaro senza pigmentazione più scura, caratteristica che distingue questo aguti dalle altre specie del genere. Lungo il dorso corre una striscia grigia. La parte anteriore del corpo è grigia, mentre i fianchi sono di un colore arancione più chiaro, con i singoli peli che presentano singole bande più scure.<ref name="HMW 2016"/>
 
== Distribuzione e habitat ==
L'aguti di Azara abita le regioni orientali e centrali dell'[[America del Sud]], nel [[Brasile]] orientale e sud-orientale, in [[Paraguay]] e nel nord dell'[[Argentina]].
L'areale dell'aguti arancione è limitato al [[Brasile]] orientale a sud del [[Rio delle Amazzoni]]: in questa zona è presente dal corso inferiore del [[Tapajós|Rio Tapajós]] al [[Tocantins (fiume)|Rio Tocantins]] fino al delta del Rio delle Amazzoni e sulle isole di [[Marajó]] e Mexiana.<ref name="HMW 2016"/>
 
Questi roditori abitano principalmente nelle [[Foresta pluviale tropicale|foreste pluviali]] e in altre zone umide, come le paludi. Raramente si possono trovare anche nella [[pampa]] aperta. Preferiscono gli habitat vicino all'acqua.
 
== Biologia ==
Gli aguti di Azara sono [[Diurnalità|animali diurni]], ma apossono essere particolarmente attivi durante il crepuscolo.<ref name="Rekoske"/>
L'aguti arancione vive nelle zone umide di pianura della foresta pluviali vicino al delta del Rio delle Amazzoni, dove si trova sia nelle zone di foresta primaria che di quella secondaria e ai margini della foresta, dal livello del mare a un'altitudine di circa 200 metri. Alcune zone dell'areale sono caratterizzate da fitte aree di foresta pluviale (''Floresta ombrófila densa''). A Marajó si trova principalmente nelle foreste costiere e nelle boscaglie.<ref name="HMW 2016"/> Come altre specie del suo genere, è [[erbivoro]] e si nutre principalmente di frutta, semi e noci. Non abbiamo a disposizione altre informazioni sullo stile di vita di questo animale.<ref name="HMW 2016"/>
 
Conducono un'esistenza prevalentemente solitaria,<ref name="Rekoske"/> tuttavia sono [[Monogamia|monogami]]. Gli esemplari territoriali occupano aree fisse, le cui dimensioni dipendono dalla disponibilità alimentare della zona. Qui costruiscono dimore sotto le rocce o vicino agli alberi.<ref name="Rekoske"/> I territori vengono difesi dalle intrusioni dei conspecifici. Gli aguti di Azara sono creature sociali che dedicano molto tempo a pulirsi a vicenda. Quando si sente minacciato, l'aguti può emettere dei richiami simili all'abbaiare di un cane.
 
L'aguti di Azara ha un udito eccellente che gli consente di individuare i predatori e localizzare il rumore prodotto dai frutti caduti.<ref name="Rekoske"/><ref name="Fleming"/> Ciò si riflette anche nell'anatomia dell'orecchio esterno.
 
Quando non è minacciato l'aguti di Azara si sposta al trotto o saltellando con una serie di brevi balzi.<ref name="Rekoske"/> È in grado di nuotare e si trova spesso in prossimità dell'acqua.<ref name="Rekoske"/>
 
=== Alimentazione ===
Gli aguti di Azara sono [[Onnivoro|onnivori]], nonostante vengano per lo più considerati dei [[Frugivoro|mangiatori di frutta]].<ref>{{cita pubblicazione | autore=Deborah A. McWilliams | titolo=Determinants for the Diet of Captive Agoutis (Dasyprocta spp.) | rivista=Veterinary Clinics of North America: Exotic Animal Practice | volume=12 | numero=2 | anno=2009 | pp=279-286 | doi=10.1016/j.cvex.2009.01.001}}</ref>
 
È risaputo che si nutrono principalmente di [[Noce (botanica)|noci]],<ref>{{cita pubblicazione | autore=Brian K. McNab | titolo=The influence of food habits on the energetics of eutherian mammals | rivista=Ecological Monographs | volume=56 | numero=1 | data=marzo 1986 | pp=1-19}}</ref> [[Seme|semi]], [[Frutto|frutti]], radici e altre sostanze vegetali. Possono anche rompere le dure noci del Brasile, motivo per cui sono molto importanti per la loro dispersione. Talvolta gli aguti di Azara immagazzinano anche i semi di cui si nutrono e pertanto aiutano il rimboschimento delle foreste, in modo simile agli [[Sciurus vulgaris|scoiattoli]] originari dell'Europa centrale.<ref name="Rekoske"/><ref>{{cita pubblicazione | autore=Juan Carlos Guix e Xavier Ruiz | url=http://ddd.uab.cat/pub/orsis/02134039v15p121.pdf | titolo=Plant-disperser-pest evolutionary triads: how widespread are they | rivista=Orsis | volume=15 | anno=2000 | pp=121-126}}</ref> Spesso seguono le scimmie, che frequentemente lasciano cadere i frutti mentre mangiano.<ref name="Rekoske"/> Possono causare danni nelle piantagioni di canna da zucchero e banane, dato che amano molto mangiarle.<ref name="Rekoske"/><ref>{{cita pubblicazione | autore=C. A. Chapman e L. J. Chapman | titolo=Survival without dispersers: seedling recruitment under parents | rivista=Conservation Biology | volume=9 | anno=1995 | pp=675-678}}</ref> Poiché sempre più vasti appezzamenti di foresta vengono destinati all'agricoltura, l'aguti di Azara si nutre sempre più a spese dei raccolti.<ref name="Rekoske"/>
 
Quando mangiano, gli aguti di Azara di solito si siedono sulle zampe posteriori e tengono il cibo con quelle anteriori.<ref name="Rekoske"/>
 
=== TassonomiaRiproduzione ===
Gli aguti di Azara raggiungono la maturità sessuale verso la fine del primo anno di vita; la stagione degli amori si protrae per tutta la durata dell'anno. Dopo un periodo di gestazione di circa 100-120 giorni, la femmina partorisce 1-3 piccoli. L'[[Speranza di vita|aspettativa di vita]] è di quasi 20 anni.<ref name="Rekoske"/>
Su ''Handbook of the Mammals of the World'' del 2016 l'aguti arancione viene classificato come una [[specie]] distinta all'interno del genere degli aguti (''[[Dasyprocta]]''), che consiste di più di dieci specie riconosciute.<ref name="HMW 2016"/> Esso venne descritto per la prima volta dallo zoologo tedesco [[Johann Georg Wagler]] nel 1831 a partire da un esemplare proveniente da ''Brasilia ad flumen Amazonum'', località delimitata nel 1999 da Gilson Evaristo Iack-Ximenes a [[Santarém (Pará)|Santarém]] sul [[Tapajós|Rio Tapajós]] nello stato brasiliano del [[Pará]].<ref name="HMW 2016"/> Nel 1923 [[Oldfield Thomas]] lo classificò come sottospecie dell'aguti dorato (''[[Dasyprocta leporina|D. leporina]]'') e da allora è stato per lo più considerato una sua sottospecie o un suo [[Sinonimo (tassonomia)|sinonimo]]. Erst Iack-Ximenes erhob das Orangefarbene Aguti erneut in den Artstatus auf der Basis von deutlichen Merkmalsunterschieden bei gleichzeitiger großer Überlappung der Verbreitungsgebiete.<ref name="HMW 2016" /> Auch Wilson & Reeder 2005 ordnete die Tiere als Unterart des Goldagutis ein.<ref name="Wilson & Reeder 2005" />
 
=== Predatori ===
Innerhalb der Art werden keine Unterarten unterschieden.<ref name="HMW 2016" />
[[Predazione|Nemici]] naturali dell'aguti di Azara sono i [[Boidae|boa]],<ref name="Rekoske"/> lo speoto (''[[Speothos venaticus]]''),<ref>{{cita pubblicazione | autore=Gerald L. Zuercher, Philip S. Gipson e Osvaldo Carrillo | titolo=Diet and habitat associations of bush dogs Speothos venaticus in the Interior Atlantic Forest of eastern Paraguay | rivista=Oryx | volume=39 | numero=1 | anno=2005 | pp=86-89 | doi=10.1017/S0030605305000153}}</ref>, l'[[Leopardus pardalis|ocelot]],<ref name="Rekoske"/> il puma (''[[Puma concolor]]''),<ref>{{cita pubblicazione | autore=Gabriela Ludwig ''et al.'' | titolo=Cougar Predation on Black-and-Gold Howlers on Mutum Island, Southern Brazil | rivista=International Journal of Primatology | volume=28 | numero=1 | anno=2007 | pp=39-46 | doi=10.1007/s10764-006-9103-7}}</ref><ref name="De Azevedo"/> il giaguaro (''[[Panthera onca]]'')<ref name="Rekoske"/><ref name="De Azevedo"/> e l'uomo, che gli dà la caccia da migliaia di anni.<ref name="Rekoske"/>
 
Quando si sente minacciato, può rimanere immobile,<ref name="Rekoske"/> ma se la distanza di sicurezza viene superata, può correre via procedendo a zig-zag.<ref name="Rekoske"/>
L'agouti arancione è classificato nel 2016 Handbook of the Mammals of the World come una specie distinta all'interno del genere agouti (Dasyprocta), che consiste di più di dieci specie riconosciute.[1] La prima descrizione scientifica della specie viene dallo zoologo Johann Georg Wagler nel 1831, che la descrisse da "Brasilia ad flumen Amazonum", delimitata nel 1999 da Gilson Evaristo Iack-Ximenes a Santarém sul Rio Tapajós nello stato brasiliano di Pará.[1 ] Oldfield Thomas lo classificò come sottospecie di golden agoutis (D. leporina) nel 1923 e da allora è stato per lo più considerato la sua sottospecie o sinonimo. Non è stato fino a Iack-Ximenes che l'agouti di colore arancione è stato ristabilito come specie sulla base di chiare differenze nelle caratteristiche con una simultanea ampia sovrapposizione nelle aree di distribuzione.[1] Wilson & Reeder 2005 hanno anche classificato gli animali come una sottospecie dell'agoutis dorato.[2]
 
== Conservazione ==
Nessuna sottospecie si distingue all'interno della specie.[1]
Das Azara-Aguti ist insbesondere durch die Rodung der Regenwälder gefährdet<ref name="Rekoske" /><ref name="Fleming" /> und wurde 1996 als gefährdet eingestuft.<ref>F. Catzeflis, J. Patton, A. Percequillo, C. Bonvicino, M. Weksler, M.: ''[{{IUCN|ID=6278|ScientificName=Dasyprocta azarae|PureURL=yes}} Dasyprocta azarae].'' In: ''[[IUCN]]'', 2008, IUCN: [http://www.iucnredlist.org Red List of Threatened Species], Version 2010.1. Eingesehen 12. Juni 2010.</ref> Die Bejagung wegen seines Fleisches trägt in besiedelten Gebieten zusätzlich zur Gefährdung bei.<ref name="Rekoske" />
 
== Unterarten ==
== Status, Bedrohung und Schutz ==
Die beiden [[Unterart]]en ''Dasyprocta a. azarae'' und ''Dasyprocta a. paraguayensis'' sind bekannt.
Das Orangefarbene Aguti wird aufgrund der fehlenden Informationen von der [[IUCN|International Union for Conservation of Nature and Natural Resources]] (IUCN) bislang nicht in eine Gefährdungskategorie eingeordnet, sondern als „data deficient“ gelistet. Die IUCN übernahm allerdings die Einordnung als eigenständige Art.<ref name="IUCN" />
 
== Note ==