Calimaruzza: differenze tra le versioni

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Come il nome dice, è la figlia minore di Calimala, per quanto una volta venisse chiamata Calimala Vecchia, perché vi aveva sede l'[[Arte dei Mercatanti]], in [[palazzo dell'Arte dei Mercatanti|un palazzo]] che si svolgeva su [[piazza della Signoria]] e [[via Calzaioli]], ma che aveva qui l'entrata<ref>Bargellini-Guarnieri 1977, cit.</ref>, marcata dalla suggestiva lunetta ancora presente con un grande stemma dell'Arte ([[aquila]] che tiene con gli artigli un [[torsello]]) in campo [[seminato]] di [[giglio di Francia|gigli di Francia]]. Tuttavia, secondo Limburger, la Residenza della corporazione, sorta nel 1359, sarebbe da identificare con gli spazi ai quali attualmente si accede dal numero civico 2: "il portale, con lo stemma della corporazione, è stato trasferito, nel secolo XIX, un poco più verso occidente".
 
La strada venne detta anche "Calimara francesca", dai mercanti di panni francesi che vi avevano i loro [[fondaco|fondachi]]. Lo stemma dell'Arte dei Mercatanti si trova anche su diversi [[pietrino|pietrini]]: al n. 1, con numero d'inventario CXII; all'8 rosso con n. XIIII; al 10 rosso con n. XIII; al 4 col n. XII e uno senza numerazione (versoimilmente l'XI); inoltre sul [[palazzo dell'Arte dei Mercatanti]] presso la cantonata col numero XVI.
 
Anche se stretta e breve, la strada è intensamente frequentata, sia per la presenza di attività commerciali sia per il suo essere arteria pedonale di collegamento tra due zone del centro storico di grande interesse turistico. Molti degli edifici che vi si affacciano presentano elementi in pietra a vista, che ne indicano l'antica origine. La carreggiata è pavimentata a lastrico, con marciapiedi laterali.