Calimaruzza: differenze tra le versioni

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La strada venne detta anche "Calimara francesca", dai mercanti di panni francesi che vi avevano i loro [[fondaco|fondachi]]. Lo stemma dell'Arte dei Mercatanti si trova anche su diversi [[pietrino|pietrini]]: al n. 1, con numero d'inventario CXII; all'8 rosso con n. XIIII; al 10 rosso con n. XIII; al 4 col n. XII e uno senza numerazione (versoimilmente l'XI); inoltre sul [[palazzo dell'Arte dei Mercatanti]] presso la cantonata col numero XVI.
 
Anche se stretta e breve, la strada è intensamente frequentata, sia per la presenza di attività commerciali sia per il suo essere arteria pedonale di collegamento tra due zone del centro storico di grande interesse turistico. Molti degli edifici che vi si affacciano presentano elementi in pietra a vista, che ne indicano l'antica origine. La carreggiata è pavimentata a lastrico, con marciapiedi laterali. Sul palazzetto al numero 6, tra gli ingressi 14r e 16r, si trova una formella in terracotta verosimilmente [[Montelupo Fiorentino|montelupina]] e settecentesca con la ''Madonna col Bambino''.
 
Nella [[bottega]] sull'angolo di questa strada con piazza della Signoria, nel 1432 ebbe il suo negozio di [[barbiere]] Domenico di Giovanni detto il [[Burchiello (poeta)|Burchiello]], poeta satirico, dove oggi si trova il [[palazzo Lavison]].