Studiolo di Francesco I: differenze tra le versioni
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Sulle due lunette alle estremità sono collocati i ritratti dei genitori di Francesco: [[Cosimo I]] e [[Eleonora di Toledo]] di [[Alessandro Allori]], tra raffigurazioni delle stagioni e dei segni zodiacali a esse associati.
Le pareti sono decorate da due registri di pannelli dipinti, tre per fila per ciascun lato minore e otto sul lato maggiore; in quello superiore presso agli angoli sono presenti nicchie con statue in bronzo, che rappresentano figure mitologiche correlate agli Elementi. In totale quindi sono presenti otto nicchie per le statue e 36 dipinti, meno due dispersi (in uno è stata collocata la porta sul [[salone dei Cinquecento]], aperta nel 1920, in un altro è stata lasciata la cornice vuota).
Nel registro inferiore delle quattro pareti, i dipinti ovali fungono da sportelli di armadi situati nello spessore della muratura. Tali dipinti, con soggetti mitologici e pagani, dovevano suggerire i vari materiali conservati in ciascuno sportello, che erano ordinati secondo l'elemento ritenuto di appartenenza, secondo il progetto del Borghini che vedeva dedicato ogni lato dello Studiolo ad un elemento.<ref>{{cita web|url=https://cultura.comune.fi.it/pagina/musei-civici-fiorentini/museo-di-palazzo-vecchio|titolo=(PDF) Depliant: Lo Studiolo di Francesco I|sito=cultura.comune.fi.it}}</ref>
Tra i pannelli più interessanti ci sono le ''Sorelle di Fetonte'' di [[Santi di Tito]], il ''Lanificio'' di [[Mirabello Cavalori]], la ''Pesca delle perle'' di [[Alessandro Allori]], le ''Miniere di diamanti'' di [[Maso da San Friano]], le ''Terme di Pozzuoli'' di [[Girolamo Macchietti]], ecc.
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