Smetto quando voglio - Masterclass: differenze tra le versioni

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A questo punto Alberto si fa avanti e comunica anche alla Coletti del suo avvistamento del cromatografo. L'ispettrice controlla negli archivi della polizia, e vede che la sera dell'arresto di Alberto dopo l'incidente era avvenuto anche il furto di una serie di materiali destinati alla [[Università degli Studi di Roma "La Sapienza"|Sapienza]] di Roma. Pietro ipotizza che il Sopox sia fabbricato con l'[[efedrina]] contenuta nelle pillole anticoncezionali, unico prodotto in cui il suo utilizzo è legale. Accordandosi con la Coletti, la banda decide così di raggiungere il porto di Civitavecchia dove è appena giunto un [[container]] con un carico di pillole, che verrà sicuramente rubato da chi produce il Sopox, e inserire al suo interno un dispositivo [[GPS]] in modo da poter rintracciare i produttori della sostanza.
 
Arturo, in seguito alla rottura del loro furgone durante l'operazione precedente, procura ai compagni un fuoristrada e due [[sidecar]] originali del [[Terzo Reich]] con cui raggiungere il porto di prima mattina. La situazione subisce però un ribaltamento totale quando Andrea, intrufolatosi con le sue capacità di immedesimazione antropologica tra gli scaricatori portuali, scopre che per un nuovo ordine i treni partiranno con un'ora di anticipo. In seguito alla partenza anticipata, Mattia, introdottosi nel container per piazzare il GPS che doveva subito dopo ricevere da Giorgio, vi rimane chiuso all’internoall'interno senza il localizzatore; il container viene quindi caricato sul treno.
 
Pietro, Arturo, Alberto e Bartolomeo inseguono e affiancano il treno. Bartolomeo tenta di saltare su un vagone, ma finisce per cadere dal lato opposto. Tocca quindi a Pietro prendere in mano la situazione: salta sul treno, si arrampica sulla cima del container, ma qui trova un uomo, il capo della banda del Sopox, il misterioso Walter Mercurio, ed è costretto ad affrontarlo. Purtroppo ha la peggio e Mercurio penetra nel container e comincia a caricare le scatole di pillole su un furgone che viaggia a lato del treno. Gli altri ricercatori hanno quindi l'idea di agganciare il GPS al furgone e per far questo lo legano a un magnete tolto da una delle motociclette. Mattia riesce a uscire dal container, riceve il magnete con il GPS da Pietro e si prepara a lanciarlo contro il furgone, su cui nel frattempo è risalito Mercurio. Il magnete finisce però per sfuggirgli di mano, ma viene recuperato da Bartolomeo, che era rimasto aggrappato al treno dall'altro lato, e che riesce a lanciarlo sul furgone.