Calculi: differenze tra le versioni
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A partire dal V millennio a.C., il sistema divenne più articolato, fino ad un massimo di complessità raggiunto intorno al 3300 a.C. È in questo periodo che al repertorio si aggiungono rettangoli, triangoli, biconidi, paraboloidi, spirali, ovali e le forme naturalistiche (vasi, attrezzi, animali). Caratteristica importante dei ''calculi'' complessi è la presenza di segni incisi sulla superficie. Tali segni consistevano di linee, punti, spirali o altri tratti incisi, o palline d'argilla applicate alla superficie. I contrassegni a forma di dischi, triangoli e parabole sono quelli che più spesso venivano segnati con linee parallele (fino a 12) o punti (fino a 7).<ref name=schmandt.besserat.2001/> ''Calculi'' variamente modificati sono databili al 4500 ad [[Uruk]] e al 3500 a [[Susa (Elam)|Susa]] e in Siria.<ref name=maiocchi399/>
La comparsa dei ''calculi'' complessi coincide con la [[Rivoluzione urbana]] (il cui culmine va collocato tra il 3500 e il 3200 a.C.<ref>{{cita|Liverani 2009|p. 114}}.</ref>) e la nascita della [[città]], in particolare con il cosiddetto [[Periodo di Uruk]]. È stato dunque ipotizzato che i ''calculi'' complessi servissero a registrare le [[Commercio|attività commerciali]] e nuovi prodotti dell'[[artigianato]]. Essi infatti rappresentano prodotti lavorati, come [[olio]], [[pane]], [[lana]], e prodotti artigianali, come tessuti, vestiti, tappeti, metalli, gioielli e utensili. Potrebbe dunque essere stata la nascita dello [[Stato]] e di un sistema di [[tassazione]] a determinare la necessità di una maggiore precisione e il sorgere di forme più specifiche. Se i ''calculi'' semplici del Neolitico rappresentavano un certo numero di capi di bestiame, i ''calculi'' complessi della [[fase protostorica del Vicino Oriente]] erano in grado di comunicare a chi conoscesse il loro significato specie, sesso ed età degli animali.<ref name=schmandt.besserat.2001/> I più antichi ''calculi'' complessi sono stati rintracciati al livello VI del tempio dell'[[Eanna]] ad Uruk e sono datati al 3350 a.C.<ref>{{cita|Schmandt-Besserat 1989|p. 31}}.</ref>
Sono state individuate (tra ''calculi'' semplici e complessi) 15 forme generali, di cui 12 sono geometriche ([[Cono (geometria)|coni]], [[sfere]], [[Disco (geometria)|dischi]], [[Cilindro (geometria)|cilindri]], [[tetraedri]], ovoidi, [[rettangoli]], [[triangoli]], biconidi, [[paraboloidi]], a [[spirale]], [[Ovale|ovali]]) e tre hanno intento figurativo e rappresentano [[Vaso|vasi]], attrezzi o animali. Il cono, ad esempio, indicava una piccola quantità di cereali, la sfera una grande quantità di cereali, l'ovoide rappresentava un'unità di olio e il disco con due coppie di linee parallele una misura di una certa fibra tessile.<ref name=schmandt.besserat.2001/> Il tipo di ''calculus'' più frequente è la sfera, mentre il più raro è il tetraedro.<ref>{{cita|Overmann|p. 172}}.</ref> Le forme dei ''calculi'' semplici appaiono del tutto arbitrarie e sembrano scelte solo in base a considerazioni pratiche, cioè la facilità di produrle e riconoscerle.<ref>{{cita|Schmandt-Besserat 1989|p. 27}}.</ref>
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