Charedì: differenze tra le versioni
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[[File:Haredi Judaism.jpg|thumb|Giovani ''
'''Charedì''' o '''Haredì''' ({{lang-he|חֲרֵדִי}} [[traslitterazione|traslitt.]] ''ḥaredi'', [[International Phonetic Alphabet|IPA]]-[[ebraico|ebr.]]: χaʁeˈdi), o '''ebraismo charedi/chareidi''' (plur. ''ḥaredim'') è una forma molto conservatrice dell'[[ebraismo ortodosso]], tra quelle cui spesso ci si riferisce come '''ultra-ortodosso'''. Un seguace di questa dottrina è quindi definito ''charedì''/''haredi'' (''charedim''/''haredim'' al plurale).
Gli [[ebrei]]
Pertanto considerano le forme non ortodosse, e per certi versi anche l'[[ebraismo ortodosso moderno]], come deviazioni dall'[[ebraismo]] autentico<ref>[http://chareidi.shemayisrael.com/topics_ref_cons.htm Yated Ne'eman, about Reform and Conservatives] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20101105210912/http://chareidi.shemayisrael.com/topics_ref_cons.htm |data=5 novembre 2010 }}; esp. [http://chareidi.shemayisrael.com/archives5762/BB62areliashv.htm this article] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20110525080055/http://chareidi.shemayisrael.com/archives5762/BB62areliashv.htm |data=25 maggio 2011 }}; [http://chareidi.shemayisrael.com/archives/Tzabout.htm and this one] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20100328072213/http://chareidi.shemayisrael.com/archives/Tzabout.htm |data=28 marzo 2010 }}</ref>. Gli
Oggigiorno, gli ''
|url = http://www.manchester.ac.uk/aboutus/news/archive/list/item/?year=2007&month=july&id=120459
|titolo = 'Majority of Jews will be Ultra-Orthodox by 2050'
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|dataarchivio = 2008
}}
</ref><ref>{{Cita web|cognome=Buck |nome=Tobias |url=https://www.ft.com/cms/s/0/a73539f0-071e-11e1-8ccb-00144feabdc0.html#axzz1dAGyakso |titolo=Israel’s secular activists start to fight back |editore=FT.com |data=6 novembre 2011 |accesso=12 giugno 2013|lingua=en}}</ref><ref>{{en}} Eli Berman, [https://www.nber.org/papers/w6715.pdf "Sect, Subsidy, and Sacrifice: An Economist's View of Ultra-Orthodox Jews"], relazione del ''National Bureau of Economic Research'' Nr. 6715, agosto 1998.</ref>. Stime del numero globale di ''
== Terminologia ==
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Il termine "ultraortodosso" è spesso usato al posto del termine ''haredi''. Alcuni considerano che questo termine sia fuorviante: [[Ami Ayalon]] scrive che ''haredi'' sia preferibile perché
<blockquote>"Haredi" non ha nessuna delle implicazioni religiose ingannevoli di "ultra-ortodosso": secondo quanto afferma Shilhav (1989:53), "[gli
L'uso del termine "ultraortodosso" può infatti essere controverso,<ref name=controversial>Keith Wailoo & Stephen Gregory Pemberton, ''The troubled dream of genetic medicine: ethnicity and innovation in Tay-Sachs, cystic fibrosis, and sickle cell disease'', JHU Press, 2006, p. 190, che cita: "Il termine ultra-ortodosso, sebbene controverso, spesso si riferisce all'Ebraismo ''haredi'' o Ebraismo chassidico..."</ref> ed è considerato peggiorativo da Ami Ayalon,<ref>[[Ami Ayalon]], "Language as a barrier to political reform in the Middle East", ''International Journal of the Sociology of Language'', Volume 137, 1999, pp. 67–80. "'Haredi'... è preferibile, essendo un termine comunemente usato da loro stessi... Inoltre, non sottintende nessuna delle malignità spesso associate al termine da altri ebrei e, purtroppo, dai media occidentali..."</ref> [[Norman Lamm]]<ref name=LammPejorative>[[Norman Lamm]], ''Seventy Faces: Articles of Faith'', KTAV Publishing House, 2001, p. 1: "...per distinguerlo dallo ''Haredi'' o la branca più reclusiva dell'Ortodossia (spesso menzionata come 'Ultraortodossa' o 'Ferventemente ortodossa'; Io preferisco il termine [[ebraico]] ''Haredi'' perché non è peggiorativo ed è quello usato dagli ''
Tra le fonti che descrivono il termine come peggiorativo o denigratorio vi sono:
* Eytan Kobre, [http://www.jewishmediaresources.com/561/one-people-two-worlds ''One People, Two Worlds. A Reform Rabbi and an Orthodox Rabbi Explore the Issues That Divide Them'', recensito da Eytan Kobre], Jewish Media Resources, febbr. 2003. Consultato 12/06/2013. "'In verità il sociologo Marvin Schick richiama l'attenzione sul fatto che "mediante il semplice modo di identificare [alcuni ebrei] ... come "ultraortodossi", . . . [un] termine peggiorativo è diventato un riferimento standard per descrivere molti ebrei ortodossi... Nessun altro gruppo etnico o religioso in questa nazione viene identificato con un linguaggio che implica un tale messaggio negativo.'"
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L'agenzia giornalistica ''Jewish Telegraphic Agency'' smise di usare il termine negli [[anni 1990]], sostituendolo con "ortodossi ferventi" o "Haredi", oppure entrambi. L'editore di allora, Lisa Hostein, affermò che "'ultraortodosso' veniva visto come termine dispregiativo che implicava estremismo". Un giornale del [[New Jersey]], ''The Star-Ledger'', apparentemente smise di usare il termine ultraortodosso nel [[2009]].<ref>Josh Lipowsky, [http://www.jstandard.com/index.php/content/item/paper_loses_divisive_term/6507 "Paper loses 'divisive' term"], ''Jewish Standard'', 30 gennaio [[2009]].</ref><ref>Vedi anche l'intervista di Avraham Weissman con Stephen Schwartz in ''Ten to One'' del 7 gennaio [[2009]], p. A3.</ref>
Più generalmente, una serie di altre espressioni sono usate tra gli ebrei
In Israele, a volte gli ebrei laici chiamano gli ''
* ''Jewish folklore and ethnology review, Volumes 17–18'', American Folklore Society, sez. "Jewish Folklore and Ethnology", p. 53.
* Nadia Abu El-Haj, ''Facts on the ground: Archaeological practice and territorial self-fashioning in Israeli society'', University of Chicago Press, 2001, p. 262.</ref> Vengono inoltre chiamati con la parola [[slang]] "dos" (plur. "dosim" o "dossim"), altro termine dispregiativo che imita la tradizionale pronuncia [[Aschenaziti|aschenazita]] della parola "datim", che significa 'religiosi'.<ref>Cfr. i segg. autori:
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Mentre il dibattito infuriava, il tasso di integrazione e di assimilazione cresceva in proporzione al grado di accettazione della popolazione ebraica da parte delle società ospitanti. In alcuni Paesi, in particolare in [[Europa orientale]], l'accettazione (e integrazione) era molto più lenta e questo era particolarmente vero nella "[[zona di residenza]]", una regione lungo il confine occidentale dell'[[Impero russo]] che comprendeva la maggior parte della moderna [[Bielorussia]] e dell'[[Ucraina]], dove era confinato l'insediamento ebraico dell'impero. Sebbene gli ebrei qui non ottenessero la stessa accettazione ufficiale come era avvenuto nell'Europa occidentale e centrale, lo stesso spirito illuminato di cambiamento pervadeva gli animi, anche se in una variante locale. Dal momento che non era possibile ottenere l'accettazione da parte della cultura dominante, molti ebrei emigravano o si associavano ad una serie di vari movimenti che parevano offrire la speranza di un futuro migliore. Alcuni ebrei, particolarmente i giovani [[secolarismo|secolarizzati]], abbracciavano varie versioni di radicalismo sociale, soprattutto la Democrazia Sociale nelle sue forme [[Unione Generale dei Lavoratori Ebrei|bundiste]] e nazional-socialiste e [[Menscevismo|mensceviche]] polacche; alcuni più tardi divennero anche [[comunismo|comunisti]], in particolare nell'[[Unione Sovietica]]. Un numero molto maggiore di ebrei dell'Europa orientale scelse una "politica di uscita" meno radicale: abbracciarono o simpatizzarono per una qualche versione del nazionalismo ebraico, in particolare il [[sionismo]] (che spesso combinavano con forme di politica liberale riguardo ai diritti di cittadinanza in stati dell'Europa orientale). Iniziato come movimento popolare, ma insorgente in Russia negli [[anni 1880]], il sionismo raggiunse un predominio comunitario entro la fine della [[prima guerra mondiale]] (tranne che in Unione Sovietica, dove il regime comunista lo soppresse a partire dal [[1918]]). Nel contesto del generale spostamento verso la politica etnonazionalista in tutta l'Europa orientale durante la prima guerra mondiale e gli effetti devastanti della guerra sulla società ebraica tradizionale e sulle relative sue certezze, i partiti nazionalisti ebraici (soprattutto i sionisti di vario tipo) ottennero sempre più voti o addirittura una maggioranza di voti ebraici nelle varie elezioni locali, comunali e nazionali in Russia e Ucraina nel breve periodo di transizione dopo la caduta del [[Impero russo|regime zarista]] e nei nuovi stati-nazione emergenti con le grandi minoranze ebraiche dell'Europa dell'Est, come la [[Polonia]] e la [[Lituania]].<ref>Per una panoramica generale e commenti vari sulla forza e carattere di questi movimenti, cfr. il compendio standard di storia ebraica dell'Europa orientale nel periodo tra le due guerre di Ezra Mendelsohn, ''The Jews of East Central Europe between the world wars'', Bloomington: Indiana University Press, 1983 e ''idem'', ''On modern Jewish politics'', New York: Oxford University Press, 1993. Un'esposizione molto più particolareggiata la si può trovare sempre in Ezra Mendelsohn, ''Zionism in Poland: the formative years, 1915-1926'', New Haven: Yale University Press, 1981.</ref> In concomitanza, nel periodo tra le due guerre mondiali, i principali (cioè i più popolari e ampiamente venduti) quotidiani [[yiddish]] in Polonia e [[Lituania]] venivano identificati con il sionismo. Sia i movimenti ebraici socialisti che quelli nazionalisti non erano neutrali sul tema della religione ebraica: in linea di massima, comportavano un completo e non di rado disprezzante rifiuto delle norme religiose e culturali tradizionali. Coloro che si opponevano a questi cambiamenti reagirono in una varietà di modi.
In [[Germania]] l'approccio consueto fu quello di accettare gli strumenti della ricerca moderna e applicarli alla difesa dell'ortodossia, in modo da sconfiggere i riformatori con il loro stesso gioco. Un sostenitore di questo approccio fu Rabbi [[Samson Raphael Hirsch]], che coniò lo slogan ''"Torah Im Derech Eretz"'' ([[Torah]] e civiltà) e condusse una secessione da organizzazioni comunitarie ebraiche tedesche per formare un movimento strettamente ortodosso con la propria rete di [[sinagoga|sinagoghe]] e [[yeshivah|scuole]], conosciute come ''Adath Israel''. Il suo movimento ha tuttora dei seguaci e il loro livello di osservanza è molto severo, ma a causa della loro accettazione della formazione laica non vengono normalmente classificati come ''
In Germania gli opponenti della Riforma si radunarono con Rabbi Samson Raphael Hirsch e il suo ''Adath Israel''. In Polonia gli ebrei, fedeli a valori tradizionali, si riunirono sotto la bandiera dell'''Agudas Shlumei Emunei Yisroel''.<ref>[http://www.jewishscouting.org/programhelps/stuff/nertamidworkbookv2-levens.pdf "Ner Tamid Emblem"] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20120219185858/http://www.jewishscouting.org/programhelps/stuff/nertamidworkbookv2-levens.pdf |data=19 febbraio 2012 }}, costituzione e regole {{en}}</ref> Il fatto decisivo avvenne nel [[1912]] con la fondazione del movimento "[[World Agudath Israel]]", che divenne una potente forza politica e ottenne persino seggi al [[Camera dei deputati (Polonia)|Sejm polacco]] (parlamento). Questo movimento comprendeva i rappresentanti di alcune delle correnti del tradizionalismo già menzionate. I tradizionalisti dell'Europa orientale, che avevano lottato contro i nuovi movimenti emergenti nella comunità ebraica, furono i precursori
== Formazione ==
[[File:Chassam sofer.JPG|thumb|left|[[Rabbino|Rabbi]] Moses Sofer (Schreiber), uno dei fondatori degli ''
La formazione della corrente ''charedì'' dell'[[ebraismo ortodosso]] è principalmente attribuita al [[rabbino]] [[Moses Sofer]] (il ''Chatam Sofer''), al [[Gaon di Vilna]] [[Rabbino|Rabbi]] [[Gaon di Vilna|Elija Kramer]], ad [[Baal Shem Tov|Israel Baal Shem Tov]] e ai rispettivi discepoli. Sofer, [[Rabbino Capo]] della comunità ortodossa a Pressburg ([[Bratislava]]), era uno studente di Rabbi [[Nathan Adler]] di [[Francoforte sul Meno|Francoforte]], che era un Maestro della [[Cabala ebraica|Cabala]] e discepolo di Rabbi Pinchas HaLevi Horowitz di Francoforte, rinomato [[talmud]]ista. Sofer era quindi rispettato sia dai [[chassidim]] che dai [[misnagdim]].
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L'''Halakhah'' è una guida per tutto ciò che l'ebreo tradizionale fa, dal momento in cui si sveglia fino a quando va a dormire. Si tratta di un corpus di leggi complesse, combinate con spiegazioni logiche del ragionamento alla base di ogni singola legge. Halakhah incorpora molte pratiche tradizionali in tali leggi, alcune delle quali iniziarono come abitudini tramandate nel corso dei millenni, insieme ad un assortimento di comportamenti culturali profondamente radicati. È quindi oggetto di intenso studio in scuole religiose conosciute come ''[[yeshivah|yeshivot]]'' (in sostanza, scuole di [[diritto]] che comprendono anche lo studio della letteratura e dei costumi ebraici in generale).<ref name="Folk">''Jewish folklore and ethnology review'', Volumi 17–18, American Folklore Society, Jewish Folklore and Ethnology Section. p. 53. Vedi anche Nadia Abu El-Haj, ''Facts on the ground: Archaeological practice and territorial self-fashioning in Israeli society'', University of Chicago Press, 2001, p. 262.</ref>
[[File:Chernobil rabbis.jpg|thumb|left|Rabbini dirigenti della dinastia degli chassidim di [[Černobyl']]]]
Nel corso della storia, l'''[[Halakhah]]'' ha affrontato molte problematiche sulla base delle circostanze e casistiche precedenti. Si sono verificate alcune modifiche di rilievo nel corso dei secoli, tra cui l'educazione più formale delle [[donne nell'ebraismo|donne]] nei primi anni del ventesimo secolo e l'applicazione della Halakhah alla tecnologia moderna. Mentre gli ''
Le differenze tra l'ortodossia ''haredi'' e l'ortodossia moderna di solito si trovano nell'interpretazione della natura dei concetti tradizionali ''halakhici'' e nella comprensione di ciò che costituisce un'applicazione accettabile di questi concetti al mondo moderno.
Le invenzioni moderne sono state studiate e incorporate negli aggiornamenti dell'Halakhah, accettati sia dagli ''
==== Stile di vita e famiglia ====
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La vita ''haredi'' è molto incentrata sulla famiglia. A seconda di vari fattori, i ragazzi e le ragazze frequentano scuole separate e procedono verso un più alto [[studio della Torah]] rispettivamente in una ''[[yeshivah]]'' o ''seminario'', cominciando da un'età che varia dai 13 ai 18 anni. Una percentuale significativa di giovani rimane nella ''yeshivah'' fino al loro ''[[shiddukh]] (fidanzamento)'', quando la donna viene introdotta alla controparte per vedere se la coppia si vuole sposare. Molti comunque continuano a studiare in un ''kolel'' (istituto di studio della Torah per uomini sposati) per tutta la vita. In molte comunità ''haredi'', lo studio presso istituti secolari/laici viene scoraggiato, sebbene alcune comunità abbiano strutture educative per la formazione professionale o seguano programmi professionali per entrambi i sessi. La maggior parte degli uomini, anche quelli che non frequentano un kolel, si impegnano comunque a studiare quotidianamente i testi ebraici (collettivamente indicati come "[[studio della Torah|Torah]]"). Le famiglie tendono ad essere di grandi dimensioni, riflettendo l'adesione al comandamento della Torah "Siate fecondi e moltiplicatevi" ({{passo biblico2|Genesi|1:28-9:1,7}}), in Israele hanno in media sette figli<ref>[[Yuval Noah Harari]], ''21 lezioni per il XXI secolo'', 2018, pag. 78, Bompiani. ISBN 978-8845297052</ref>.<ref name="Folk"/>
I rabbini ''
==== Abiti ====
Molti ''
Gli uomini [[chassidim]] spesso seguono lo stile di vestiario specifico del proprio gruppo, che può prevedere giacche lunghe o cappotti (spesso chiamati [[redingote]], o ''kapote'' o ''sirtuk''), o una giacca da completo a piena lunghezza chiamata "rekel". L'abbigliamento formale comune comprende lunghe giacche di seta (''[[bekishe]]''), cappelli di pelliccia larghi o alti (''[[shtreimel]]'' o ''spodik''). Questi indumenti sono indossati il giorno dello [[Shabbat]] e nelle [[festività ebraiche]], nonché per [[matrimonio ebraico|matrimoni]] ed eventi di importanza comunitaria. Durante la preghiera i chassidim indossano un ''[[gartel]]'' (una lunga cintura avvolta intorno alla vita dello strato esterno di abbigliamento). Anche se comune per l'abito degli ebrei chassidici e non-chassidici in Europa prima della [[seconda guerra mondiale]], l'uso attuale del gartel è principalmente relegato a membri del Chassidismo. Tuttavia, alcuni ''
== Popolazione e relazioni sociali ==
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=== Demografia ===
Stime della popolazione heredi sono difficili da ottenere<ref name=FourSurveys>[http://www.haaretz.com/print-edition/news/four-surveys-yield-different-totals-for-haredi-population-1.357117 "Four surveys yield different totals for Haredi population"], ''[[Haaretz]]'', 21 aprile 2011.</ref> e potrebbero sottostimare significativamente il numero reale di ''
{|class="wikitable sortable" style="text-align:left;"
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* Gruppi [[chassidismo|chassidici]], tra cui: [[Dinastie chassidiche|Belz]], [[Dinastie chassidiche|Bobov]], [[Dinastie chassidiche|Boston]], [[Dinastie chassidiche|Boyan]], [[Dinastie chassidiche|Breslov]], [[Chabad Lubavitch]], [[Dinastie chassidiche|Ger]], [[Dinastie chassidiche|Karlin]], [[Dinastie chassidiche|Munkacz]], [[Dinastie chassidiche|Pittsburg]], [[Dinastie chassidiche|Puppa]], [[Satmar]], [[Chassidut Slonim|Slonim]] e [[Dinastie chassidiche|Vizhnitz]].
=== Gruppi ''
* ''World Agudath Israel'', internazionali e locali (per es. ''Agudath Israel of America'')
* [[Shas]]: partito ''haredi'' ([[Mizrahì]]/[[Sefardita]]) israeliano
* ''Edah HaChareidis'': consiglio rabbinico di gruppi ''haredi'' [[sionismo|antisionisti]] nella zona di [[Gerusalemme]] e dintorni, tra cui i [[Satmar]], [[Dinastie chassidiche|Dushinsky]], Toldos Aharon, Toldos Avrohom Yitzchok, [[Neturei Karta]] Mishkenos Horoim, Spinka, Brisk e una sezione di altri ''
=== Organizzazioni ===
* ''Toldos Yeshurun'': organizzazione di ''
* ''United Torah Judaism'': gruppo politico ''haredi'' [[aschenazita]] in Israele.
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* Rabbi Avrohom Mordechai Alter, terzo [[rebbe]] di [[dinastie chassidiche|Ger]], guida di ''Agudas Yisroel'' in [[Polonia]]
* [[Moshe Feinstein|Rabbi Moshe Feinstein]], una delle maggiori autorità [[Halakhah|halakhiche]] del [[XX secolo]]
* [[Chazon Ish|Rabbi Avraham Yeshayahu Karelitz]] (''leader'' degli ''
* Rabbi [[Elazar Shach]] (''leader'' della comunità ''haredi'' [[Lituania|lituana]] in Israele)
* Rabbi Aharon Kotler (fondatore delle yeshivah di Lakewood [[USA|America]])
* Rabbi Ovadya Yosef (''leader'' degli ''
* Rabbi Yosef Shalom Elyashiv (''leader'' degli ''
=== Organizzazione rabbiniche e dinastie ebraiche ===
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