Governo Renzi: differenze tra le versioni

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==== Gennaio ====
* 3 gennaio 2015 - L'onorevole [[Paolo Romano (politico)|Romano]] e l'onorevole [[Carlo Sibilia|Sibilia]] (M5S) accusano Renzi di essersi recato in vacanza utilizzando un aereo di Stato. Renzi ammette di averlo fatto ma ricorda ai parlamentari che sono le normative di sicurezza che impongono al presidente del Consiglio e alla sua famiglia di usufruire di scorta e voli di stato.
* 4 gennaio 2015 - Scoppia una bufera politica sul contenuto del decreto attuativo della delega fiscale. Nel decreto attuativo della legge delega sul Fisco è stato inserito all'ultimo momento un articolo (art. 15) che depenalizza e trasforma in illecito amministrativo l'evasione fiscale se essa non è superiore al 3% dell'imponibile. Lo stesso articolo raddoppia le sanzioni previste in questo caso. Il problema èrisiede nel fatto o che il testo dell'articolo in questione è scritto in maniera alquanto vaga e sembra applicabile a tutti i reati fiscali, tra cui la frode fiscale, il che significherebbe che esso sarebbe applicabile anche alla condanna di Silvio Berlusconi, annullandola. Il decreto viene immediatamente ritirato e rimandato al Consiglio dei Ministri per essere riscritto e corretto.
* 5 gennaio 2015 - Renzi si prende la responsabilità dell'inserimento dell'art.15 nel decreto attuativo, ma respinge le ipotesi che esso fosse "scambio di favori" con Berlusconi, facendo notare che sarebbe assurdo e autolesionista per lui "graziare" Berlusconi proprio in unnel momento in cui la sua popolarità è in calo eoltre inal cuifatto avverràche a breve lsi sarebbe dovuto procedere all'elezione del nuovo presidente della Repubblica.
* 14 gennaio 2015 - Il presidente della Repubblica [[Giorgio Napolitano]] rassegna le dimissioni. Il presidente del Senato [[Pietro Grasso]] assume le funzioni di presidente supplente.
* 20 gennaio 2015 - Il Senato incomincia a esaminare la nuova legge elettorale Italicum. Al vaglio ci sono più di 50.000 emendamenti presentati dalle opposizioni. Diversi senatori del PD criticano la nuova legge e annunciano che non voteranno a favore. Lo stesso giorno il Consiglio dei Ministri vara un decreto legge di riforma delle banche popolari.