InAnche in un altro documentoinventario, redatto al tempo in cui era castellano della Rocca Ambrogio da Montefortino, si trovano descritte numerose armi, mobili contenitori, [[botte|botti]] per la conservazione del [[vino]], utensili di uso quotidiano ed altri oggetti custoditi tra le mura della fortezza, tra i quali figuravano: «''doimila e octocento aste senza ferri tra i targoni dipinti de l'armi de [[Papa Pio IV]] e la bandera de [[papa Paolo II|Papa Paulo II]].''»,<ref name="GalièVecchionip.83"/> ed ancora: «''l'arca vecchia per fare lo pane, gli arconi granarii da tenere lo grano fra le pallocte del plumbo et scoppitti fra altre botti da octi some et corazze et celate et la robusta catena de ferro per levare il ponte levatoio et mucchi a piramide di palle de pietra per le bombarde e le mille e novecento aste guarnite de ferro et i tremila verrectoni senza aste.''»<ref name="GalièVecchionip.83"/>
Gli Statuti di Norcia, come ricorda Romano Cordella, prevedevano che al termine del mandato di ogni castellano dovevano lasciarsi in dotazione dellall'armeria alladella fortezza «''500 [[Verrettone|verrettoni]] da [[Balestra (arma)|balestra]] in legno di faggio'' privi della punta di ferro» e «''12 palle di pietra ben lavorate atte a bombardare''».<ref name="La rocca di Arquata del Tronto, pag. 15"/>