Boemondo I d'Antiochia: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Stefano di Blois, re d'Inghilterra, non ha preso parte alla prima crociata.
Riga 88:
Mentre [[Baldovino I di Gerusalemme|Baldovino di Boulogne]] e [[Tancredi d'Altavilla (1072–1112)|Tancredi d'Altavilla]] si dirigevano verso est dall'[[Asia Minore]] per stabilirsi nella [[Contea di Edessa]], l'esercito principale della Prima Crociata continuò verso sud per [[assedio di Antiochia (1098)|assediare Antiochia]]. Boemondo fu il primo a prendere posizione davanti ad Antiochia (ottobre 1097) e prese parte in modo massiccio all'assedio della città, sconfiggendo i tentativi dei [[musulmani]] di portare soccorso da est e mantenendo i collegamenti a ovest degli assedianti con il porto di San Simeone e con le navi [[Genova|genovesi]] che erano alla fonda. Con oltre quattrocento torri, la città era quasi impenetrabile. L'assedio si protrasse per tutto l'inverno, con grandi difficoltà tra i crociati, che furono spesso costretti a mangiare i propri cavalli, o, secondo la leggenda, i corpi dei loro compagni [[cristiani]] che non sopravvivevano.
 
Comunque, Boemondo convinse il capo della Guardia di Yāghi-Siyān, un cristiano convertito di nome Firuz, a permettere ai Crociati di entrare in città scalando una torre che egli aveva l'incarico di presidiare. Ciò accadde il 3 giugno 1098, e dopo l'irruzione dei Crociati in città, seguì un grande massacro di musulmani. Solo quattro giorni dopo, un esercito musulmano proveniente da [[Mosul]] guidato dall'[[atabeg]] [[Kerbogha]] arrivò ad assediare gli stessi Crociati. [[Alessio I Comneno]], l'[[Imperatori bizantini|Imperatore bizantino]], stava venendo in soccorso dei cristiani, ma tornò indietro quando gli giunse la falsa notizia, propalata dal disertore [[Stefano di Blois]], che la città era già stata riconquistata dai musulmani.
[[File:Map Crusader states 1102-it.svg|thumb|left|upright=1.2|Carta politica del [[vicino Oriente]] nel 1102, subito dopo la [[Prima Crociata]].]]
Tuttavia i Crociati stavano ancora fronteggiando l'assedio, con l'aiuto morale di un mistico chiamato [[Pietro Bartolomeo]]. Pietro annunciò di avere avuto una visione di [[Sant'Andrea Apostolo]], che gli avrebbe detto che la [[lancia di Longino]], che aveva trafitto il costato di Cristo sulla croce, si trovava ad [[Antiochia]]. Si scavò sotto la cattedrale di [[San Pietro]], e la lancia fu trovata da Pietro stesso. Il forte sospetto di molti era che molto probabilmente questa era stata messa lì da lui stesso (questa era l'opinione anche di [[Ademaro di Monteil|Ademaro di Le Puy]], Legato papale), ciò risollevò il morale dei crociati. Con la reliquia appena scoperta alla testa dell'esercito, Boemondo marciò incontro a Kerbogha, che fu sconfitto — miracolosamente perché, secondo alcuni Crociati, uno stuolo di cavalieri biancovestiti, guidato da santi era apparso improvvisamente sul campo di battaglia in loro aiuto.