Markus Wolf: differenze tra le versioni
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== Biografia ==
Era figlio del medico e scrittore [[ebreo]] [[Friedrich Wolf]] e fratello del regista [[Konrad Wolf]]. Suo padre era membro del [[Partito Comunista di Germania|Partito Comunista]]; dopo la salita al potere di [[Adolf Hitler]], furono costretti a fuggire a [[Mosca (Russia)|Mosca]] attraverso la [[Francia]]. Entrambi furono alloggiati nell'[[Hotel Lux]].<ref>{{de}} Karin Hartewig (2000): ''Zurückgekehrt.: Die Geschichte der jüdischen Kommunisten in der DDR.'' Böhlau Verlag, p. 88.</ref> Durante il suo esilio moscovita frequentò dapprima la scuola tedesca ''Karl-Liebknecht-Schule'', poi proseguì gli studi in scuole russe. Si iscrisse ai corsi di Ingegneria aeronautica di Mosca, spostati poi ad [[Alma Ata]] dopo l'attacco della [[Germania nazista]] all'[[Unione Sovietica]]. Nel 1942 fu convinto ad iscriversi al [[Comintern]], dove assieme ad altri giovani preparò cospirazioni da perpetuare al di là delle linee nemiche. Lavorò anche come redattore per la Radio del popolo tedesco dopo lo scioglimento del Comintern, dal 1943 al 1945.
Dopo la fine delle ostilità fu mandato a [[Berlino]] col Gruppo [[Walter Ulbricht|Ulbricht.]] Lavorò per qualche anno alla [[Sender Freies Berlin|SFB]], la radio controllata dai sovietici. Come giornalista seguì interamente il celebre [[Processo di Norimberga]] in cui furono giudicati i principali leader [[Nazismo|nazisti.]] Tra il 1949 e il 1951 lavorò presso l'ambasciata della Germania Est in Unione Sovietica.
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