Markus Wolf: differenze tra le versioni

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Dopo la fine delle ostilità fu mandato a [[Berlino]] col Gruppo [[Walter Ulbricht|Ulbricht.]] Lavorò per qualche anno alla [[Sender Freies Berlin|SFB]], la radio controllata dai sovietici. Come giornalista seguì interamente il celebre [[Processo di Norimberga]] in cui furono giudicati i principali leader [[Nazismo|nazisti.]] Tra il 1949 e il 1951 lavorò presso l'ambasciata della Germania Est in Unione Sovietica.
 
Nel [[1952]] fu chiamato nei servizi segreti della [[Repubblica Democratica Tedesca]]. Nel [[1953]], all'età di 30 anni, fu uno dei fondatori dell'''[[intelligence]]'' degli affari esteri alle dipendenze del ''Ministerium für Staatssicherheit'' (Ministero della Sicurezza di Stato - conosciuto come [[Stasi]]). Diventò così "l'uomo senza volto": nessuno riuscì mai ad ottenere una sua immagine fotografica per 25 anni. Noto con il diminutivo russofono di Misha, è stato spesso considerato l'ispiratore della figura letteraria di Karla, l'ineffabile capo dei servizi d'Oltrecortinaoltrecortina che si contrapponeva a [[George Smiley]] nella saga de ''[[La talpa (Le Carré)|La talpa]]'' di [[John le Carré]]<ref>{{cita web|http://www.sisde.it/sito/Rivista10.nsf/ServNavig/27|L’uomo senza volto (Gnosis, rivista del Sisde)}}</ref><ref>{{cita web|http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Attualita%20ed%20Esteri/Esteri/2006/11/rb91106_wolf.shtml|''È morto Marcus Wolf'' (Il Sole 24 Ore)}}</ref>.
 
Come capo dell<nowiki>'</nowiki>''intelligence'', Wolf riuscì ad ottenere grandi successi nell'opera di spionaggio, nel governo, nella politica e negli affari riguardanti la [[Germania Ovest]] grazie ad un massiccio utilizzo di spie. Tra le sue imprese più riuscite si ricorda quella di piazzare un suo agente, [[Günter Guillaume]], per anni, a fianco del cancelliere tedesco occidentale [[Willy Brandt]] in qualità di consigliere, che fu smascherato nel 1974 spingendo Brandt alle dimissioni. Si ritirò nel [[1986]], schierandosi con gli oppositori di [[Erich Honecker|Honecker]], e continuò il lavoro del fratello maggiore Konrad, che gli aveva permesso di crescere a Mosca negli [[anni 1930|anni trenta]]. Per gli abitanti dell'Est egli fu un simbolo che le cose stavano finalmente cambiando: egli infatti sosteneva le politiche di ''[[Glasnost']]'' e della ''[[Perestrojka]]'' perseguite da [[Michail Gorbačëv]].