Calculi: differenze tra le versioni

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[[File:Jetons de formes diverses Suse.jpg|thumb|''Calculi'' da [[Susa (Elam)|Susa]] del [[Periodo di Uruk]] (Museo del Louvre)]]
 
I '''''calculi''''' (in latino, 'sassolini') sono piccoli oggetti di [[terracotta]] modellati e usati nel [[Vicino Oriente antico]] a partire dal [[Neolitico]]. I più antichi esemplari risalgono alla metà del X millennio a.C.<ref name=BC239>{{cita|Bennison-Chapman|p. 239}}.</ref> Il loro uso si espanse alla fine del IV millennio a.C. Gli esemplari più tardi di ''calculi'' risalgono alla metà del I millennio a.C. e sono stati rintracciati a Tushan ([[Ziyaret Tepe]]), un centro [[età neo-assira|neo-assiro]] nell'[[Anatolia]] sud-orientale.<ref>{{cita|Maiocchi|p. 402}}.</ref> Erano modellati a mano e misurano 1-3 centimetri.<ref name=schmandt.besserat.2001>{{cita|Schmandt-Besserat et al. 2001}}.</ref>
 
Non esiste unanimità sulla corretta interpretazione di questi manufatti.<ref name=maiocchi399>{{cita|Maiocchi|p. 399}}.</ref> L'ipotesi più accreditata, avanzata negli anni settanta del Novecento dall'archeologa francese [[Denise Schmandt-Besserat]] e oggetto di critiche fin dal suo apparire, è che questi oggetti fossero usati (in fase protostorica e forse fin dall'inizio) con funzione [[contabilità|contabile]]. In particolare, i ''calculi'' sarebbero stati adottati in quella fase di passaggio da una società egualitaria, fatta di [[nomadismo]] e di [[caccia e raccolta]], alla sedentarizzazione e alla formazione di villaggi agricoli più o meno stabili e gerarchizzati.<ref>{{cita|Bennison-Chapman|pp. 233-235}}.</ref>
 
I ''calculi'' (talvolta indicati come '''contrassegni''' o con il termine inglese '''''tokens''''', 'gettoni') ebbero, secondo Schmandt-Besserat, un ruolo fondante nella iniziale messa a punto della [[scrittura proto-cuneiforme]] e quindi della [[scrittura cuneiforme]] e della [[scrittura]] in generale. Proprio il legame tra i ''calculi'' ed i [[logogrammi]] della scrittura proto-cuneiforme ha permesso di interpretare il significato di alcuni ''token''.<ref name=schmandt.besserat.2001>{{cita|Schmandt-Besserat et al. 2001}}.</ref> È considerato certo che i ''calculi'', a partire dalla metà del IV millennio a.C., svolgessero una funzione simile, se non identica, a quella della scrittura, ma l'interpretazione offerta da Schmandt-Besserat dell'evoluzione dei segni (dai ''calculi'' tridimensionali agli stessi ''calculi'' impressi su argilla, fino ai segni che avrebbero imitato quelle impressioni, divenendo quindi scrittura proto-cuneiforme e poi cuneiforme) è stata criticata da diversi studiosi dell'origine della scrittura.<ref name=BC239/>
 
Alcune [[liste lessicali]] sumero-accadiche elencano forse tali ''calculi'' tra altri strumenti di computo e registrazione contabile. Se così fosse, il termine [[Lingua sumera|sumero]] per indicare i ''calculi'' era '''''imna''''' ('pietra di argilla').<ref>{{cita|Lieberman|p. 339}}.</ref>