Tranquille donne di campagna: differenze tra le versioni

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==Trama==
In pieno periodo [[Fascismo|periodo fascista]], Alberto, un ragazzo complessato e ritenuto da tutti malato di nervi, vive nella tenuta di campagna di famiglia con l'autoritario padre Guido, la madre Anna, la sorella minore Elisa, la "zia" Floriana, cugina di Guido ed ex diva dell'[[operetta]] ritiratasi dalle scene, la vera proprietaria del casale di campagna sotto il cui tetto vivono tutti e l'unica a disporre di denaro, e la domestica Aida.
 
Guido è un vero despota, tradisce la moglie con le prostitute e abusa sessualmente di Aida. Bussa spesso a soldi con arroganza da Floriana che lo rimprovera della sua cattiva gestione della tenuta. Alberto ha una relazione [[Incesto|incestuosa]] con la zia Floriana e un rapporto burrascoso con il padre, dal quale tenta inutilmente di fuggire. La visita d'una nipote della zia Floriana, Gloria, che ha con Alberto un rapporto sentimentale, sembra portare lo stesso Alberto a una svolta decisiva: andare a vivere con Gloria a Milano e staccarsi definitivamente dall'oppressione paterna. Alberto arriva anche a sparare al padre con una rivoltella, ma nessuno dei sei colpi produce il ferimento dell'uomo. L'irascibilità di Guido, però, si riversa anche su Gloria, che lo ha accusato di essere quello che effettivamente è, culminando in una brutale violenza fisica e poi nello [[Violenza sessuale|stupro]] di Gloria, di cui Alberto è testimone impotente codardo e vigliacco. Gloria, dopo avere subìto la violenza, prepara le valigie e lascia la tenuta.