Luciano Canfora: differenze tra le versioni

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* In ''La democrazia. Storia di un'ideologia'', tra l'altro Canfora sostiene che il discorso sulla [[democrazia ateniese]] che [[Tucidide]] attribuisce a [[Pericle]], utilizzato come preambolo della bozza della [[Costituzione europea]], è tutt'altro che un'[[apologia]] della democrazia stessa. Il volume era parte di una serie, coordinata da [[Jacques Le Goff]], intitolata ''[[Fare l'Europa]]'', pubblicata contemporaneamente dagli editori C. H. Beck Verlag di [[Monaco di Baviera]], Blackwell di [[Oxford]], Editorial Crítica di [[Barcellona]], [[Giuseppe Laterza e figli|Laterza]] di [[Bari]] e da [[Éditions du Seuil]] di [[Parigi]]. Dopo che il libro era già apparso in [[Italia]], in [[Spagna]] e in [[Francia]], e quando la traduzione inglese era già pronta, la traduzione tedesca fu fermata prima che andasse in stampa, giacché l'editore Beck pose il veto alla pubblicazione. Nel 2005 lo storico [[Hans-Ulrich Wehler]] insieme ad altri, non nominati, aveva redatto un elenco di presunti errori storici commessi nell'opera. In realtà il dibattito mediatico che ne seguì mise in luce più profonde accuse di [[negazionismo]] ideologico mosse a Canfora, essenzialmente incentrate sul ruolo criminoso dell'[[Unione Sovietica]] nella [[storia europea]] del Novecento. Analoghe accuse riecheggiarono in Italia, ad esempio in un articolo di [[Sergio Luzzatto]] sul ''[[Corriere della Sera]]'' del 24 novembre 2005<ref name =Luzzatto>[[Sergio Luzzatto]], {{cita testo|url=http://archiviostorico.corriere.it/2005/novembre/24/Assolvere_Stalin_negazionismo_all_italiana_co_9_051124106.shtml|titolo=Assolvere Stalin: negazionismo all'italiana}}, «[[Corriere della Sera]]»</ref> e sul giudizio relativo al governo di [[Konrad Adenauer|Adenauer]]. Specificamente gli fu contestata la «riduzione dei crimini dello stalinismo», che gli costò la pubblicazione in Germania<ref name = Luzzatto/> ed accuse di doppiopesismo in un momento storico nel quale [[David Irving]] era arrestato in [[Austria]] per negazione della [[Olocausto|Shoah]]. Canfora rintuzzò le accuse col libro ''L'occhio di Zeus'', apparso in Italia per Laterza, in cui sostenne l'inconsistenza degli errori denunciati, dichiarando tra l'altro che molti dei presunti errori sarebbero nati da una cattiva traduzione in tedesco. La traduzione tedesca fu rivista e uscì infine nel 2006 per l'editore Papyrossa<ref>La traduzione tedesca fu recensita da Rudolf Walther: {{cita testo|url=https://www.freitag.de/2007/01/07011501.php|titolo=''Das Subjekt der Demokratie''|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080504053618/http://www.freitag.de/2007/01/07011501.php }}</ref>. Nel marzo [[2009]] fu attaccato da [[Gianni Riotta]] che, dagli studi del suo telegiornale, accusò lo studioso di simpatie [[Totalitarismo|totalitarie]]. In una lettera al ''Corriere della Sera''<ref>{{cita web|url=http://archiviostorico.corriere.it/2009/marzo/16/Interventi_Repliche_co_9_090316033.shtml|titolo=Lettera al Corriere della Sera del 17 marzo 2009 <!--creato automaticamente, da ricontrollare manualmente -->|lingua= |data= |accesso= }}</ref> Canfora replicò respingendo le accuse e rimproverando Riotta per non aver letto i libri oggetto della polemica.
* Canfora ha lungamente polemizzato con [[Salvatore Settis]], il quale sostiene l'autenticità del cosiddetto [[Papiro di Artemidoro]] (esposto come autentico a [[Palazzo Bricherasio]], in occasione dei [[XX Giochi olimpici invernali]] di [[Torino]] [[2006]]), che Canfora ritiene invece essere un falso ottocentesco realizzato dal [[falsario]] greco [[Costantino Simonidis]], noto agli specialisti e molto abile nella falsificazione di papiri<ref>{{cita testo|url=http://www.archaeogate.org/papirologia/article/494/1/papiro-di-artemidoro-una-questione-aperta-insigni-studi.html|titolo=Rassegna stampa sul portale Archaeogate|urlarchivio=https://archive.is/20120802152418/http://www.archaeogate.org/papirologia/article/494/1/papiro-di-artemidoro-una-questione-aperta-insigni-studi.html }}</ref>.
* Riguardo alla [[Conflitto russo-ucraino|guerra in Ucraina]] Canfora è stato criticato per aver definito [[Euromaidan]] un "[[colpo di Stato]]" e per aver sostenuto che il [[Hunter Biden|figlio di Biden]] fosse in affari con Zelensky, nonostante al momento dell'elezione di quest'ultimo, il figlio di Biden avesse già concluso la sua collaborazione con la compagnia di gas ucraina [[Burisma Holdings]]<ref>{{cita testo|url=https://www.ilriformista.it/zelensky-salito-al-potere-con-un-colpo-di-stato-guerra-e-tra-russia-e-nato-intervista-a-luciano-canfora-285926/}}</ref>. È stato inoltre criticato per aver paragonato il [[Battaglia di Buča|massacro di Buča]] ai [[Operazione Allied Force|bombardamenti della Nato sulla Serbia]]<ref>{{cita testo|url=https://www.repubblica.it/politica/2022/04/13/news/luciano_canfora_intervista_russia_putin_ucraina_meloni-345245680/}}</ref>.
 
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