Lingua copta: differenze tra le versioni

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Dal [[VII secolo]], con l'espansione [[islam]]ica, il copto fu progressivamente abbandonato in favore dell'[[lingua araba|arabo]] in concomitanza con l'affermazione in Egitto della [[religione musulmana]] a danno di quella cristiana.
A partire dal [[IX secolo]] il dialetto bohairico prevalse sul sahidico, diventando lingua ufficiale della [[Chiesa copta]] e lingua letteraria egiziana.
Dall'[[VIII secolo]] il copto e la [[koinè]] furono sostituiti per legge dall'arabo nell'amministrazione del Paese, anche se il copto resistette ancora come lingua vernacolare dei nativi fino al [[XVII secolo]]. Oggi il copto è utilizzato soltanto nella [[liturgia]] della [[copti|Chiesa copta]]; ma dal [[XIX secolo]], per iniziativa soprattutto del patriarca di Alessandria [[Cirillo IV di Alessandria|Cirillo IV]], è in corso un tentativo di [[rivitalizzazione linguistica|recupero]] della lingua.
 
[[Jean-François Champollion]] fu un profondo conoscitore di questa lingua, tanto da poterla parlare fra sé e sé: era convinto che attraverso il copto avrebbe finalmente decrittato i geroglifici e la lingua che celavano. Infatti, dopo aver compreso i meccanismi della scrittura e della fonetica dei geroglifici, il copto gli permise di esplorare la grammatica dell'egizio.