Image Comics: differenze tra le versioni

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===Antefatto===
Il 13 settembre [[1991]] la [[Marvel Comics]] minaccia di licenziare [[Rob Liefeld]] dopo che questi voleva pubblicare un fumetto di sua creazione per la casa editrice indipendente [[Malibu Comics]]. La serie si chiama ''The Executioners'' e l'autore ne vuole detenere i diritti di pubblicazione<ref>''Extreme'' n.1, v. editoriale di Carmine A., Edizioni Star Comics Srl, Perugia, novembre 1994, p.seconda di copertina.</ref>. Questo tipo di azione viene vista negativamente dalla dirigenza Marvel che detiene un contratto in esclusiva con l'artista. Rob subisce delle minacce di licenziamento dal redattore Marvel [[Bob Harras]] ma rimane però fermo sulla sua posizione e continua ad avere l'appoggio di ''[[Dave Olbritch]]'' alla ''Malibu'' il quale si era già disposto a collaborare con Rob nel 1987<ref name=cb56>''Chapter Three: 1992'', in {{cita | The 1990s | pp.56-67}}</ref><ref name=P1,3>{{cita news|url=http://archives.tcj.com/3_online/n_image1.html|titolo=Rob the recruiter|accesso=10 aprile 2012|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120328000209/http://archives.tcj.com/3_online/n_image1.html|dataarchivio=28 marzo 2012}}</ref>. Arriva anche a creare un suo logo personale contraddistinto dalla ''I'' di ''Image'', destinato a diventare il logo stesso della futura ''Image Comics''. Negli ultimi mesi del [[1991]] Rob si confronta spesso con l'autore ''[[Jim Valentino]]'' che è stato già coinvolto in passato nell'editoria indipendente e con [[Todd McFarlane]] che dopo l'enorme successo del suo ''[[Uomo Ragno|Spider-Man]]'' si sta prendendo un anno sabbatico dal mondo dei fumetti<ref name=P1,3/>. Il senso di frustrazione di Rob che si sente ingabbiato dalla Marvel, trova appoggio in McFarlane che si trova in un momento di svolta della sua carriera. Non è chiaro se i due avessero realmente l'intenzione di rompere definitivamente con la Marvel ma si ritrovano a discutere sulla possibilità di lasciare l'editore per tentare la strada del fumetto indipendente riscuotendo l'appoggio di altri celebri artisti<ref name=cb56/>. Alla base di questa scelta c'è la volontà di provare ad ottenere un maggior guadagno economico pubblicando fumetti con storie e personaggi di cui gli artisti detengo i diritti e possano quindi ottenere l'intero guadagno di un eventuale successo commerciale<ref name=r66>{{cita | The Road to Independence | pp.66-91}}.</ref>. Secondariamente vi è la possibilità di una piena libertà creativa e autogestione a livello editoriale<ref name=r66/>. Fa parte dell'iniziativa anche Erik Larsen (all'epoca disegnatore di ''Amazing Spider-Man''), il weekend del 4 luglio al San Diego Comicon del 1991 ha modo di pranzare con Olbrich, Liefield e Valentino ed è disposto a partecipare<ref name=cb56/>. Un obbiettivo fondamentale per McFarlane è il coinvolgimento di Jim Lee, l'autore best- seller per la Marvel, che nonostante i suoi notevoli guadagni decide di appoggiare il progetto Image in quanto non si sente abbastanza valorizzato dalla dirigenza Marvel<ref name=cb56/>. Marc Silvestri (popolare disegnatore di ''[[Wolverine]]'') viene invece coinvolto quasi per caso da Liefild e McFarlane che lo incontrano a New York prima di un'importante asta di tavole originali a fumetti<ref name=cb56/>. Whilce Portacio (scrittore e disegnatore della storica ''Uncanny X-Men'') è l'ultimo ad aggregarsi persuaso dall'amico Jim Lee<ref name=cb56/>. A McFarlane viene riconosciuto il merito di voler creare un fronte comune tra i migliori artisti della ''Marvel'' e di aver organizzato la riunione del 17 dicembre [[1991]] nell'ufficio del presidente della Marvel ''[[Terry Stewart]]''<ref name=P1,3/>. Il suo obiettivo è quello di abbandonare la Marvel contemporaneamente agli altri futuri fondatori della ''Image''. McFarlane sostiene che lasciarla uno alla volta non avrebbe lo stesso impatto e di fatto riesce nel suo intento<ref name=r66/>. A quella riunione erano presenti Liefeld, McFarlane e sua moglie (con il figlio appena nato), [[Jim Lee]], il presidente Marvel Terry Stewart e quasi per caso il redattore capo della ''Marvel'' [[Tom DeFalco]]<ref name=P1,3/>. Non bisogna sottovalutare il fatto che i tre artisti presenti cioè Liefeld-McFarlane-Lee sono i disegnatori che hanno realizzato gli albi più venduti dalla ''Marvel'' nel corso del [[1991]]<ref>{{cita news|url=http://www.comichron.com/monthlycomicssales/1991.html|titolo=Comic Book Sales for 1991|accesso=4 maggio 2012}}</ref>. L'incapacità della dirigenza di saper affrontare e gestire la situazione esaspera il confronto-scontro e porta ad una frattura insanabile (ed evidentemente comunque inevitabile) con i suoi artisti di punta<ref name=r66/>. Dopo aver lasciato gli uffici della Marvel, McFarlane vuole recarsi anche presso quelli della DC Comics<ref name=r66/>. Vuole esporre anche alla dirigenza dell'altra grande Major dei comic le loro intenzioni. Inizialmente la DC si aspetta che la visita sia una proposta di collaborazione che sembrava inevitabile per le dinamiche editoriali dell'epoca, se un grande artista non vuole lavorare con la Marvel passa alla DC e viceversa<ref name=r66/>. Si tratta però di un vero atto di sfida perché McFarlane è chiaro, lui e altri 5 grandi nomi del fumetto statunitense stanno per creare una nuova linea editoriale al di fuori del duopolio DC-Marvel<ref name=r66/>. Ciò che crea particolare sconcerto tra i dirigenti DC è la presenza tra questi di Jim Lee, vero e proprio "Golden Boy" del fumetto, ancor più corteggiato che non McFarlane o Liefeld<ref name=r66/>. Todd ne è consapevole ed è per questo che ha voluto la sua presenza ad entrambe le riunioni<ref name=r66/>. Ormai è solo questione di settimane prima della nascita della ''Image'' come terzo polo del mercato fumettistico statunitense.
 
===Situazione del mercato fumettistico===