Giuseppe Piermarini: differenze tra le versioni
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== Biografia ==
=== Giovinezza e formazione ===
Giuseppe Piermarini nacque a [[Foligno]], in [[Umbria]], da Pietro e Crispolda Ubaldini. La sua formazione iniziale avvenne nell'ambito della città natale, dove studiò matematica, meccanica e astronomia; l'entusiasmo che applicò nello studio fu talmente ardente che nel 1760 l'astronomo gesuita [[Ruggero Giuseppe
Terminati gli studi Piermarini tornò nelle terre natali, esercitandosi con la copia di monumenti classici e progettando piccoli edifici e chiese di campagna; pur rischiando di rimanere intorpidito dalla quiete provinciale della natia Foligno, fu provvidenzialmente chiamato a Caserta dal Vanvitelli, che volle avvalersi della collaborazione del Piermarini in ambito grafico. Il confronto tra Piermarini e l'erigenda fabbrica casertana è da considerarsi «esperienza esclusivamente didattica (...) mediazione solo conoscitiva (...) ma illuminante per la comprensione della complessa articolazione di linguaggio e di riferimenti, della sintassi vanvitelliana».<ref name=m/>
Nel 1769 Piermarini si recò a Milano al seguito di Vanvitelli, chiamato dal Conte di Firmian per restaurare il regio [[Palazzo Reale (Milano)|Palazzo Reale]]. Il suo progetto, tuttavia, non piacque alla corte di Vienna e pertanto egli lasciò ogni incarico al giovane allievo. Il Piermarini intervenne nel Palazzo Reale con grande decoro, in forme squisitamente neoclassiche: questa committenza gli procurò grande successo, tanto che nel 1770 ricevette la nomina a imperial regio architetto e ispettore delle fabbriche per tutta la Lombardia, con la quale egli consacrò definitivamente la propria affermazione sociale.<ref name=tr/>
=== Piermarini ''valente'' architetto ===
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