Colchide: differenze tra le versioni

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La Colchide era abitata da un certo numero di tribù imparentate ma distinte i cui insediamenti si trovavano principalmente lungo la riva del Mar Nero. Le principali erano i [[macheloni]], [[heniochi]], [[zidreti|zudreti]], [[egrisi|lazi]], [[calibi (popolo)|calibi]], [[tabal]], [[tibareni]], [[mossineci]], [[macroni]], [[meskheti|moschi]], [[marri]], [[apsilia|apsili]],<ref>Secondo alcuni studiosi, le antiche tribù come gli absili (menzionati da Plinio, I secolo) e gli abasgoi (menzionati da Arriano, II secolo) corrispondono agli attuali abkhazi; {{En}}Chirikba, V., "Sull'etimologia dell'etnonimo 'apswa' "Abkhaz", in ''L'annuario della Società per lo Studio della Caucasia'', 3, 13-18, Chicago, 1991; {{Fr}} Hewitt, B. G., "L'applicazione valida e non-valida della filosofia alla storia", in ''Revue des Etudes Georgiennes et Caucasiennes'', 6-7, 1990-1991, 247-263). Tuttavia questa dichiarazione è controversa e non ha avuto ancora il consenso accademico. Altri studiosi suggeriscono invece che questi etnonimi riflettano una comune origine regionale, piuttosto che enfatizzare un'identità cultura etnica distinta e separata nell'antichità. Per esempio, Tariel Putkaradze, uno studioso georgiano, ipotizza che
:"nel III-II millennio a.C. le tribù dei cartvelici, abhaz-abaza, circassi-adyghe e vaynakh possano aver fatto parte di una grande etnia (ethnos) ibero-caucasica. Quindi, è naturale che molte tribù o etnie discendenti da loro abbiano i nomi drivatiderivati da un singolo ceppo. I cartvelici aphaz, apsil, apšil e gli apsua nord caucasici, abazaha, abaza, esistenti nel I millennio, furono i nomi indicanti differenti tribù derivate da un'origine comune. Alcune di queste tribù (apsili, apshili) scomparvero, altre si mescolarono con tribù affini, e altre ancora sono sopravvissute fino ad oggi". (Putkaradze, T. ''I cartvelici'', 2005, tradotto da Irene Kutsia)</ref>, [[Svaneti|soani (suani)]], [[Sanigia|sanigae]], [[geloni]] e [[melancleni|melanchlaeni]]. Queste tribù differivano così totalmente nella lingua e apparenza rispetto ai popoli circostanti che gli antichi fornivano varie teorie per spiegarne il fenomeno.
 
Per esempio, [[Erodoto]] afferma che i colchici, insieme agli [[egiziani]] e agli [[Etiopia|etiopici]], fossero stati i primi a praticare la [[circoncisione]], un costume che - egli dichiarava - gli stessi colchici ereditarono dai resti dell'esercito del [[faraone]] [[Netjerkheperu|Senusret III]] ([[XIX secolo a.C.|1878]]-1841 a.C.). Erodoto dunque li considera egiziani. [[Apollonio di Rodi]] afferma che gli egiziani della colchide conservassero come cimeli un certo numero di tavolette in legno che raffiguravano mari e strade maestre con molta accuratezza. Sebbene la teoria 'egiziana' riguardo all'origine non fosse stata adottata in modo unanime dagli antichi, essa è stata difesa – ma non con pieno successo - da alcuni scrittori moderni {{Senza fonte}}. All'inizio del XX secolo esisteva una piccola popolazione di razza nera nella regione, talché è possibile pensare che ci fosse stata una componente nera (che precede il commercio di schiavi arabo) nella regione del Mar Nero, le cui origini potrebbero essere plausibilmente fatte risalire a un'antica spedizione nella regione dei neri d'Africa. Tuttavia, in assenza di ogni prova archeologica conclusiva, questa asserzione resta puramente speculativa.<ref>{{En}}[http://plato-dialogues.org/tools/loc/colchis.htm]</ref>