Critiche ai Testimoni di Geova: differenze tra le versioni
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→Affiliazione dei Testimoni di Geova all'ONU: taglio la testa al toro, per quieto vivere |
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== Controversie e questioni di carattere sociale ==
=== Il carattere settario ===
La congregazione dei testimoni di Geova è stata definita una [[setta]]: il ''Rapporto Guyard'' del [[1995]], un documento del [[Parlamento francese]] sulle sette, la definiva tale<ref>{{en}}[http://www.cftf.com/french/Les_Sectes_en_France/cults.html Rapporto Guyard] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20110708133154/http://www.cftf.com/french/Les_Sectes_en_France/cults.html |date=8 luglio 2011 }}</ref> (tuttavia nel 2000 la Francia ha giuridicamente riconosciuto i testimoni di Geova come religione a tutti gli effetti)<ref>{{Cita web|url=https://www.conseil-etat.fr/actualites/archives-actualites/rejet-du-pourvoi-en-cassation-contre-les-decisions-accordant-la-decharge-de-taxe-fonciere-a-des-associations-pour-le-culte-des-temoins-de-jehovah|titolo=Rejet du pourvoi en cassation contre les décisions accordant la décharge de taxe foncière à des associations pour le culte des témoins de Jéhovah|autore=Le Conseil d'État|sito=Conseil d'État|lingua=fr|accesso=20 gennaio 2022}}</ref> e la ''Relazione sulle sette nell'Unione europea'' del [[1997]], oltre a citare diverse volte i testimoni di Geova, ricordava come in [[Grecia]] i testimoni fossero l{{'}}''unica setta riconosciuta in quanto tale''<ref name=parleuropeo>[https://www.europarl.europa.eu/sides/getDoc.do?pubRef=-//EP//NONSGML+REPORT+A4-1997-0408+0+DOC+PDF+V0//IT&language=IT Relazione sulle sette nell'Unione Europea]</ref>. Parimenti, autori come Anthony A. Hoekema<ref>{{Cita pubblicazione | cognome = Hoekema | nome = Anthony A. | linkautore = Anthony A. Hoekema| titolo = The Four Major Cults | editore = William B. Eerdmans | anno = 1963 | città = Grand Rapids, Michigan | pp = 1–8,223–371, 373–388 | isbn = 0-8028-3117-6}}</ref>, Ron Rhodes<ref>{{Cita pubblicazione | cognome = Rhodes | nome = Ron | titolo = The Challenge of the Cults and New Religions | url = https://archive.org/details/isbn_9780310232179 | editore = Zondervan | anno = 2001 | città = Grand Rapids, Michigan | pp = [https://archive.org/details/isbn_9780310232179/page/77 77]–103 | isbn = 0-310-23217-1}}</ref> e Alan W. Gomes<ref>{{Cita pubblicazione| cognome = Gomes | nome = Alan W. | titolo = Unmasking the Cults | url = https://archive.org/details/unmaskingcults0000gome | editore = Zondervan | anno = 1995 | pp = [https://archive.org/details/unmaskingcults0000gome/page/22 22], 23 | isbn = 0-310-70441-3}}</ref> hanno espresso tale convinzione. Nel [[2012]] Hervé Machi, segretario generale della ''Missione interministeriale per la vigilanza e la lotta contro le derive settarie'', ha affermato che in [[Francia]], pur non esistendo sette, i testimoni di Geova presentano un certo numero di problemi che sono caratteristici di una deriva settaria<ref>[http://www.ledauphine.com/savoie/2012/04/15/trois-points-fondamentaux-de-leur-doctrine-posent-probleme Intervista a Hervé Machi]</ref>.
Molte persone pensano al controllo mentale come a un processo ambiguo e mistico che non può essere definito in termini concreti. In realtà, il controllo mentale si riferisce a un insieme specifico di metodi e tecniche, come l'ipnosi o l'arresto del pensiero, che influenzano il modo in cui una persona pensa, sente e agisce. Basato sulle teorie e ricerche di Robert Jay Lifton, Margaret Singer, Edgar Schein, Louis Jolyon West e altri che hanno studiato il lavaggio del cervello nella Cina maoista e la teoria della dissonanza cognitiva di Leon Festinger, Steven Hassan ha sviluppato il modello BITE per descrivere i metodi specifici che i culti usano per reclutare e mantenere il controllo sulle persone. "BITE" sta per comportamento, informazione, pensiero e controllo emotivo (Behavior control, Information control, Thought control, Emotional control). Di ''settario'' nei testimoni di Geova i critici rilevano alcuni aspetti:
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Nel [[2001]] una campagna di stampa internazionale, iniziata con tre articoli del [[The Guardian|Guardian]] britannico<ref>[https://www.theguardian.com/uk/2001/oct/08/religion.world Jehovah's Witnesses link to UN queried] il primo apparso l'8 ottobre, il secondo il 15 ottobre intitolato [https://www.theguardian.com/uk/2001/oct/15/religion.unitednations 'Hypocrite' Jehovah's Witnesses abandon secret link with UN], il terzo [https://www.jehovahs-witness.com/topic/13530/major-un-wts-news-un-letter-1992-press-r?page=21"Jehovah's Witnesses beat a hasty retreat after UN affiliation exposed"] [http://corior.blogspot.com/2006/02/united-nations-disassociates.html apparve sul settimanale The Guardian Weekly] il 24 October 24 ]</ref>, comunicava come da circa un decennio la Società Torre di Guardia fosse un'[[Organizzazione non governativa|ONG]] registrata all'[[Organizzazione delle Nazioni Unite|ONU]]. La campagna fu ripresa ripresa da altri media: in Portogallo il quotidiano Publico il 20 Ottobre pubblicava un articolo <ref>[https://www.publico.pt/2001/10/20/jornal/testemunhas-de-jeova-ligaramse-a-besta-163214 Testemunhas de Jeová ligaram-se à "besta"]</ref> di António Marujo contenente un'intervista a Pedro Candeias, responsabile locale dei Testimoni di Geova in cui spiegava che ''La registrazione tra le ONG è stata fatta al solo scopo di provvedere aiuto umanitario e di difendere i diritti umani in diversi paesi del mondo. Il nostro gruppo riveste un ruolo importante nell'assistenza alle popolazioni di paesi come l'Angola, la Bosnia, la Georgia, il Ruanda ed altri paesi sia africani che latino americani. Raggiungerli è spesso difficile e, per questa ragione, è stato necessario registrare la WTBTS presso le Nazioni Unite''<ref> "O registo como Organização Não Governamental só foi feito por causa de poder dar ajuda humanitária e defender os direitos humanos em diversos países do mundo", diz ao PÚBLICO Pedro Candeias, porta-voz da Associação das Testemunhas de Jeová em Portugal. Em Portugal, no entanto, a desvinculação do registo ainda não é conhecida oficialmente pela ATJ, que representa perto de 50 mil crentes. Este responsável diz que o grupo religioso a que pertence tem tido "um papel importante" na ajuda a populações de países como Angola, Bósnia, Geórgia, Ruanda e outros africanos ou latino-americanos. "</ref>. In Italia apparve il 23 novembre sul [[QN Quotidiano Nazionale|Quotidiano Nazionale]] un articolo a firma di Chiara Bini <ref>[https://www.infotdgeova.it/6etica/tdg-via-dal-palazzo-di-vetro.html I Testimoni di Geova via dal Palazzo di Vetro]</ref>, raccogliendo le accuse di ex affiliati al movimento<ref name=guardian>{{en}}Stephen Bates, ''[http://www.guardian.co.uk/religion/Story/0,,574175,00.html 'Hypocrite' Jehovah's Witnesses abandon secret link with UN]''. 15 ottobre 2001. ''[[The Guardian]]''.</ref> Il forum del ''The Guardian'' fu preso d'assalto dai lettori: emerse come all'interno della congregazione probabilmente nessuno sapesse dell'affiliazione.
Due giorni dopo l'uscita dell'articolo del Guardian l'ufficio stampa inglese dei Testimoni di Geova rilasciò un comunicato che affermava quanto segue:<ref name=tdgcritico>{{Cita web |url=http://www.infotdgeova.it/onu.php |titolo=ONU e Testimoni di Geova - pagina 1 (sito critico) |accesso=3 gennaio 2008 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20071025093136/http://www.infotdgeova.it/onu.php |urlmorto=sì }}</ref><ref>{{Cita web|url=
{{Citazione|Gli articoli di Stephen Bates sul Guardian dell'8 e del 15 ottobre travisano sostanzialmente il contesto della registrazione dei Testimoni di Geova presso le Nazioni Unite e contengono una serie di errori di fatto.
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L'11 ottobre 2001, il capo della sezione ONG del Dipartimento pubblica informazione delle Nazioni Unite, Paul Hoeffel, scrisse una nota ufficiale <ref>[https://www.jwfacts.com/images/united-nations-2001.jpg copia della nota]</ref> in cui si afferma che già nel 1991 i Testimoni di Genova, avendo chiesto di essere associati al Dipartimento pubblica informazione (DPI), si erano impegnati a rispettare i criteri di ammissione, "incluso il sostegno e il rispetto per i principi della Carta delle Nazioni Unite"<ref>{{Cita libro|autore=James Penton|titolo=Apocalypse Delayed: The Story of Jehovah's Witnesses|url=https://www.jstor.org/stable/10.3138/j.ctt13x1qs2|anno=2015|editore=University of Toronto Press|pp=192-193}}</ref>, nota che venne riscritta il 4 marzo 2004 approfondendo le spiegazioni su come una ONG diventa associata al DPI <ref>[https://www.jwfacts.com/images/united-nations-2004.pdf Copia della nota] </ref>.
Alcuni critici, ex testimoni di Geova, come James Penton e Sergio Pollina<ref name="pagina2">{{Cita web |url=http://www.infotdgeova.it/onu2.php |titolo=ONU e Testimoni di Geova - pagina 2 (sito critico) |accesso=3 gennaio 2008 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20071027053953/http://www.infotdgeova.it/onu2.php |urlmorto=sì }}</ref> hanno cercato di mettere in risalto le contraddizioni legate alle motivazioni offerte dai Testimoni di Geova:<ref name="pagina2"
* non è ammissibile che l'ONU, ''motu proprio'', accetti l'adesione di una ONG senza alcuna sottoscrizione.
* l'accreditamento come ONG va rinnovato anno dopo anno. Nel caso quindi dei Testimoni di Geova ciò è avvenuto per nove volte. Negli anni si sono susseguiti diversi documenti e comunicati stampa che esplicitavano che una ONG dovesse conformarsi a principi e sostenere lo statuto dell'ONU.
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