Liburna: differenze tra le versioni

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== Storia ==
Una lapide (''Stele di Novilara'') rinvenuta nei pressi dell'antica Pisaurum ([[Pesaro]]) mostra una liburna nella scena di una battaglia navale. Datata al V o [[VI secolo a.C.]], l'immagine forse raffigura una battaglia tra flotte [[Liburni|liburne]] e [[Regio V Picenum|picene]]. La liburna era presentata come una nave di tipo leggero con una fila di remi, un albero, una vela e la prua piegata verso l'esternoalto. Sotto la prua c'era un [[Rostro (arma)|rostro]] fatto per colpire le navi nemiche sotto la linea di galleggiamento.
 
Nella sua forma originale, la liburna era simile alla prima [[pentecontera]] greca. Aveva una panca con 25 remi per lato, mentre nella tarda [[repubblica romana]] era dotata di due banchi di remi (una [[bireme]]), divenendo più veloce, più leggera e più agile delle [[trireme]]. Il progetto della liburna fu adottato dai romani e divenne una parte fondamentale della [[Marina militare romana|marina]] dell'[[Civiltà romana|antica Roma]], molto probabilmente persu mediazioneindicazione della [[Regno di Macedonia|marina macedone]] nella seconda metà del [[I secolo a.C.]] Le liburne ebbero un ruolo chiave nella [[battaglia di Azio]] in [[Grecia]] ([[31 a.C.]]), che vide l'affermazione di [[Augusto]] come il sovrano indiscusso del mondo romano.
 
Le liburne erano diverse dalle trireme da battaglia, dalle [[Navi da guerra ellenistiche|quadrireme]] e dalle [[Navi da guerra ellenistiche|quinquereme]] non per la propulsione, ma piuttosto per le sue specifiche caratteristiche costruttive<ref name=Starr54ff/><ref>{{cita|Zaninović, 1988|pp. 46–47|Zaninović }}.</ref>. Era lunga 33 metri e larga 5. Due file di rematori manovravano 18 remi per lato. La nave poteva fare fino a 14 [[Nodo (unità di misura)|nodi]] a vela e più di 7 a remi<ref>{{cita|Gabriel, 2007|pp. 36–43|Gabriel}}.</ref>.