Zoom Video Communications: differenze tra le versioni

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Inizialmente Zoom presentava la possibilità di ospitare conferenze con un massimo di 15 partecipanti video. La versione rilasciata il 25 gennaio 2013 ha migliorato il prodotto, arrivando a contenere fino a 25 partecipanti video per tutte le riunioni. La versione 2.5 del software, rilasciata ad ottobre 2015, ha ulteriormente ampliato l'offerta, arrivando al limite di 100 partecipanti video in una conferenza. Da allora la società ha migliorato il proprio sistema fino ad includere riunioni con un massimo di 1000 partecipanti video per clienti aziendali.
 
Lo zoomZoom si basa sulla crittografia lato client utilizzando l'algoritmo [[Advanced Encryption Standard]] 256-bit (AES 256) per il contenuto della presentazione.
 
Tra il 2015 e la metà del 2016 Zoom Video Communications ha annunciato il supporto nativo per Skype for Business e l'integrazione con Slack.
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Nel novembre 2018 è stata scoperta una vulnerabilità nella sicurezza della piattaforma (CVE-2018-15715) per via della quale un utente malintenzionato e non autenticato poteva falsificare i messaggi UDP utilizzando l'account di un partecipante alla riunione, o direttamente dal server Zoom, al fine d'invocare la funzionalità nel client di destinazione. Tale falla avrebbe potuto consentire ai possibili hacker di rimuovere i partecipanti dalle riunioni, falsificare i messaggi dagli utenti o dirottare schermate condivise.
 
Nel luglio 2019 il ricercatore di sicurezza Jonathan Leitschuh ha rivelato una vulnerabilità zero-day, che avrebbe potuto consentire a qualsiasi sito Web di aggiungere un utente macOS a una chiamata Zoom, attivandogli la telecamera senza alcun permesso.<ref>{{Cita web|url=https://www.tomshw.it/altro/grave-falla-nella-app-di-videoconferenza-zoom-per-mac/|titolo=Grave falla nella app di videoconferenza Zoom per Mac|sito=Tom's Hardware|lingua=it-IT|accesso=2022-08-17}}</ref> In tal caso, i tentativi di disinstallare il client Zoom su macOS avrebbero richiesto al software di reinstallare automaticamente in background, utilizzando un server Web nascosto che veniva integrato durante la prima installazione, e rimaneva attivo anche dopo i tentativi di rimuovere il client.
 
Dopo le numerose critiche pubbliche, Zoom ha aggiornato il software per rimuovere la vulnerabilità e il server Web nascosto, garantendo finalmente la possibilità di procedere con la disinstallazione completa.<ref>{{cita web|url=https://www.theregister.co.uk/2019/07/09/zoom_mac_webcam_security_patch/|titolo=Anyone for unintended ChatRoulette? Zoom installs hidden Mac web server...|autore=Tim Anderson|data=9 luglio 2019|accesso=3 aprile 2020|lingua=en}}</ref>