Gavi: differenze tra le versioni

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Il comune, uno dei principali del [[Novese]], ha il riconoscimento di [[bandiera arancione]]<ref>{{Cita web|url=https://www.bandierearancioni.it/borgo/gavi|titolo=Gavi|autore=|sito=Bandiere Arancioni TCI|data=2016-12-16|lingua=it|accesso=2021-05-07}}</ref> e dà il nome all'omonimo [[Cortese di Gavi|Cortese di Gavi DOCG.]]
==Storia==
{{vedi anche|Forte di Gavi}}
[[File:La fortezza di Gavi.jpg|sinistra|senza_cornice|308x308px|Il Forte di Gavi visto dall'alto, scatto da drone di Maurizio Ravera|alt=Gavi]]{{vedi anche|Forte di Gavi}}
{{NN|storia|agosto 2015}}
[[File:Il forte di Gavi.jpg|sinistra|senza_cornice|433x433px347x347px]]
[[File:Gavi.JPG|thumb|left|Via Goffredo Mameli|245x245px]]
Ritrovamenti di reperti in pietra levigata fanno risalire la presenza dell'uomo nelle terre di Gavi a oltre 2000 anni fa. Il nome deriva probabilmente dall'esistenza della stazione [[Neolitico|neolitica]] di Cavatium da cui il latino Gavium<ref>"La Stampa", Speciale Gavi, 1998</ref>. Si ritiene che Gavi ospitasse un [[Civiltà romana|presidio romano]] a difesa della [[via Postumia]].
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Notizie storiche certe sul Castello di Gavi si hanno verso l'anno Mille. In quel periodo Gavi apparteneva alla famiglia degli [[Obertenghi]]. Da questi discese il ramo di marchionato che dal XII secolo assunse il titolo di [[Marchesato di Gavi|Marchesi di Gavi]], alleati del [[Federico Barbarossa|Barbarossa]], che possedeva una parte del castello e che pare qui si rifugiò dopo la [[battaglia di Legnano]]. L'Imperatore ritenne più prudente rifugiarvi la famiglia quando tornò in Italia nel 1177 per recarsi a Venezia.<ref>"Il Barbarossa e i suoi alleati liguri-piemontesi: atti del convegno storico internazionale" a cura di Giuseppe C. Bergaglio (Gavi: s.n., 1987)</ref>. La città entrò ben presto nelle mire della [[Repubblica di Genova]] per la sua posizione strategica nell'entroterra [[Liguria|ligure]], sulle più importanti vie di comunicazione verso la [[pianura padana]]<ref name="Cornelio Desimoni 1815">Cornelio Desimoni, "Annali storici Della città di Gavi e delle sue famiglie (dall'anno 972 al 1815)", 1896</ref>.
[[File:Il forte di Gavi.jpg|sinistra|senza_cornice|433x433px]]
Nel [[1202]], il comune fu formalmente ceduto alla [[Repubblica di Genova]]. Passato sotto il dominio dei [[Visconti]], salvo una breve parentesi francese, e in seguito ai [[Guasco]] di [[Alessandria]], tornò in mano genovese nel [[1528]], con l'avvento al potere di [[Andrea Doria]]. Per lungo periodo Gavi rimase sotto la dominazione della [[Repubblica di Genova]]<ref name="ibidem">''ibidem''</ref>.
 
Nel [[1202]], il comune fu formalmente ceduto alla [[Repubblica di Genova]]. Passato sotto il dominio dei [[Visconti]], salvo una breve parentesi francese, e in seguito ai [[Guasco]] di [[Alessandria]], tornò in mano genovese nel [[1528]], con l'avvento al potere di [[Andrea Doria]]. Per lungo periodo Gavi rimase sotto la dominazione della [[Repubblica di Genova]]<ref name="ibidem">''ibidem''</ref>.
Data la sua strategica posizione di confine, Gavi ed in particolar modo la sua fortezza si trovarono coinvolte nella maggior parte dei conflitti che interessavano la Repubblica ed il confinante Ducato di Savoia, poi Regno di Sardegna. Durante l'epoca napoleonica il Forte fu occupato dall'esercito francese, nelle cui file militava tra gli altri [[Ugo Foscolo]].
 
Data la sua strategica posizione di confine, Gavi ed in particolar modo la sua fortezza si trovarono coinvolte nella maggior parte dei conflitti che interessavano la Repubblica ed il confinante Ducato di Savoia, poi Regno di Sardegna. Durante l'epoca napoleonica il Forte fu occupato dall'esercito francese, nelle cui file militava tra gli altri [[Ugo Foscolo]].[[File:La fortezza di Gavi.jpg|sinistra|senza_cornice|308x308px|Il Forte di Gavi visto dall'alto, scatto da drone di Maurizio Ravera|alt=Gavi]]La sconfitta di Napoleone e la conseguente cessione della Repubblica di Genova al Regno di Sardegna come conseguenza degli accordi del [[Congresso di Vienna]], e la riorganizzazione del Regno d'Italia a seguito del Risorgimento, provocarono il successivo trasferimento amministrativo di Gavi, che venne aggregata alla Provincia di Alessandria (1859).
 
Il 7 giugno [[2007]] il suo territorio è stato ridotto di dimensione con la cessione al comune di [[Arquata Scrivia]] della frazione di [[Sottovalle]], non raggiungibile direttamente dal capoluogo ma solo attraverso [[Carrosio]] o [[Arquata Scrivia]].