Mir-Hosein Musavi: differenze tra le versioni

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Musavi ha anche positivamente sperimentato, mentre era primo ministro, un approccio economico basato sulla distribuzione di [[buono acquisto|coupon]]/[[voucher]] grazie alla distribuzione dei quali la popolazione ha potuto usufruire di beni di prima necessità durante il conflitto con l'[[Iraq]] di [[Saddam Hussein]], allorché l'economia dell'Iran era rimasta indebolita a causa delle sanzioni internazionali imposte ai due belligeranti dalle potenze occidentali.
 
Non è chiaro il ruolo da lui svolto, era l'allora primo ministro, nell'[[Esecuzione dei prigionieri politici iraniani del 1988|eliminazione nel 1988 di circa 33.000 prigionieri politici detenuti nelle carceri iraniane]]. In un incontro con studenti universitari iraniani nel corso della sua campagna elettorale nel giugno 2009, si è rifiutato di rispondere alle insistenti richieste dei giovani che volevano sapere come mai egnonegli non avesse voluto o saputo impedire un simile crimine.<ref>Il Secolo XIX, domenica 21 giugno 2009, https://web.archive.org/web/20151029041932/http://asinthedaysofnoah.blogspot.com/2008_08_24_archive.html][https://web.archive.org/web/20090528203736/http://www.iranfocus.com/fr/iran-general-/le-candidat-moussavi-pris-partis-une-nouvelle-fois-pour-sur-son-r-le-dans-les-massacres-07143.html]</ref> Lo stesso [[Consiglio Nazionale della Resistenza Iraniana]] in esilio lo considera come uno dei corresponsabili del massacro.<ref>[http://www.ncr-iran.org/it/content/view/1692/71/ Iran: gli studenti sfidano Moussavi sul suo ruolo nel massacro del 1988], Consiglio Nazionale della Resistenza Iraniana - Commissione degli Affari Esteri</ref>
 
È arduo qualificare Musavi come un coerente campione di liberalismo, dal momento che ha condiviso in pieno la politica dell'[[Ayatollah]] Khomeyni, ivi compresa la prolungata presa di ostaggi statunitensi del 1979 all'interno dell'Ambasciata USA, affermando che essa era stata "utile agli obiettivi della Rivoluzione Islamica".